2 Giugno: “Arte in Osteria”, serie di eventi curati dallo Studio Bibliografico Trippini a Civitella del Lago

CIVITELLA DEL LAGO – “Non di solo pane vive l’uomo…” e per questo, a Civitella del Lago, si è pensato di unire il buon cibo con l’arte e la cultura. L’Osteria da Zio Cencio ha dato il via ad una serie di appuntamenti curata dallo Studio Bibliografico Trippini che sappiano unire cucina tradizionale ed eventi culturali in un contesto di convivialità, affacciati sul meraviglioso panorama che domina la valle del Tevere e il Lago di Corbara.

Due le iniziative che saranno ospitate nei locali dell’Osteria: la “Bibliosteria”, dove si potrà avere a disposizione dei scaffali di libri da guardare, sfogliare e portare a casa, e “Arte in Osteria”, in occasione dei quali saranno allestite mostre temporanee a tema.

Il primo appuntamento è dedicato all’Italia, in concomitanza con la Festa della Repubblica del 2 Giugno, in occasione del quale è possibile ammirare ben 35 carte geografiche antiche originali raffiguranti la nostra penisola. Si tratta di carte che abbracciano un lasso di tempo che va dal 1500 al XX secolo, con alcuni pezzi di assoluto pregio come quella realizzata da Girolamo Ruscelli nel 1574, dal Tavernier nel 1640, da Jacopo Cantelli alla del fine ‘600, Pierre Mortier nel 1728, una rara edizione di Mercatore del 1739 e una piccola ma rara carta del Weigel, solo per citarne alcune.

Un particolare focus sarà dedicato alla figura della “donna turrita”, l’austera figura avvolta dal tricolore e cinta di una corona dalle sembianze di cinta muraria fortificata che rappresenta l’Italia. Il 2 Giugno infatti, giorno della Festa della Repubblica, lo Studio Bibliografico Trippini farà dono a tutti i clienti dell’osteria del volume “L’Italia è donna eterna e fatale” di Roberto Borri. Nel libro, di ben 120 pagine, l’autore, affascinato dall’allegoria con testa turrita che personifica l’Italia, ha voluto utilizzare la forma romanzata per raccontarne la storia, divulgarne le straordinarie immagini (moltissime inedite) ed evidenziarne i diversi aspetti della sua femminilità, a volte sensuale e a volte madre, nei duemila anni della sua esistenza.

 

 

Redazione Vivo Umbria: