A cavallo della biga contro il Metropolitan museum of art di New York

La biga etrusca ritrovata nel 1902 a Monteleone di Spoleto

LA STORIA  Il contadino di cui sopra, stava spianando e bonificando un cumulo di terra che franò rovinosamente sotto i piedi dando alla luce però una tomba del VI secolo a.C. Il contadino vendette a mercanti d’arte fiorentini il carro che, dopo una serie di passaggi in Italia arrivò a Parigi per poi finire al Metropolitan Museum di New York.
La biga etrusca ritrovata nel 1902 a Monteleone di Spoleto

La Biga è un carro da parata in legno di noce interamente rivestita di lamine di bronzo dorato lavorato a sbalzo. Il timone (circa 2 metri) ha l’attacco coperto da una protome di cinghiale; al termine ha invece una testa di uccello rapace. Poco prima di questa è il giogo per l’attacco dei due cavalli, con due anse terminanti a testa di serpente.
Il corpo centrale della Biga è chiuso da tre pannelli, uno centrale e due laterali, che hanno bordi arrotondati e curvilinei.
Le ruote, sempre in legno ricoperto di lamine bronzee, hanno nove raggi ciascuna per un diametro di cm. 67. Il mozzo termina con una testa di leone.
Questi pannelli sono decorati con scene prestate dalla mitologia greca.
Sul pannello centrale sono raffigurati una donna (Teti) ed un uomo (Achille) l’una di fronte all’altro, separati da uno scudo bilobato con elmo crestato di tipo corinzio e con protome di ariete.
In alto, ai lati dell’elmo, vi sono due uccelli rapaci che volano verso il basso, mentre al di sotto dello scudo c’è un cerbiatto maculato, forse ucciso.
La dea veste un lungo chitone ed un mantello
Achille è rappresentato nella classica raffigurazione barbata, con capelli lunghi e riccioli che gli cadono sulle spalle. Indossa un corto chitone e dei gambali, il tutto ricco di decorazioni.
Lo scudo bilobato è decorato nella parte superiore da una testa di gorgonie, mentre nell’inferiore è un protome di felino maculato.
Sul pannello destro è rappresentato Achille vittorioso in duello su Re Memnone: egli punta la spada sul corpo dell’avversario colpendolo, mentre a terra c’è Antiloco, grande amico di Achille e vittima di Memnone.
Sul pannello di sinistra è rappresentata l’ascesa al cielo di Achille e a bordo di un carro trainato da cavalli alati, sotto il carro giace Polissena sacrificata in suo onore.
La fascia al di sotto dei tre pannelli è decorata con figure animali che si azzannano tra loro, personaggi in corsa, grifoni.
Tra i pannelli laterali e quello centrale è un kuros, un giovane nudo in posizione frontale rigida.
Il carro rientra in quegli oggetti di tipo santuario che avevano una funzione puramente “rappresentativa: carri del genere erano infatti utilizzati solamente in parate e cortei trionfali ed accompagnavano nella tomba i loro possessori, da ricercarsi sempre tra personaggi di alto rango, proprio a testimonianza di questa loro posizione sociale.
A Monteleone si trova la copia della Biga che, in quanto tale, non consente di ammirare i particolari artistici dell’originale, anche se va detto che fa ampiamente comprendere l’eccezionalità di questo manufatto.
Redazione Vivo Umbria: