A Panicale “Effetto 48”, trena spettacoli in quarantotto ore dal 15 al 17 luglio

PANICALE – Dal 15 al 17 luglio a Panicale il festival multidisciplinare Effetto48. Il paese, con le sue vie, le sue piazze, i suoi giardini e le strutture multiformi accoglie oltre 30 appuntamenti nell’arco di 48 ore.

Concerti, spettacoli, proiezioni ed esposizioni danno vita alla terza edizione della rassegna, sottotitolo primomovimento perché apertura di un progetto triennale.

Nonostante il festival si svolga in pochi giri d’orologio, le residenze artistiche e le proposte formative occupano la programmazione di un intero anno, facendo in modo che i frutti raccolti in un’edizione partecipino a strutturare quella successiva.

I temi di questo percorso triennale saranno ispirati dal romanzo di Jack London “Il vagabondo delle stelle”, opera che trova un saldo parallelismo con la dimensione vissuta in questi anni di costrizioni.

Il primomovimento esplora l’ambito della creatività e si sviluppa intorno al tema del labirinto. Il borgo di Panicale diventa una mappa che va danzata e suonata, recitata, interpretata. Gli artisti coinvolti permettono di farne emergere i dettagli alimentando analogie visive, intuizioni sonore e, appunto, movimenti.

“Il programma, effetto48.it, è coerente – spiegano gli organizzatori – con l’intenzione del progetto di proporre un cartellone eterogeneo ed internazionale, dove il contemporaneo e la sperimentazione si confrontano con il contesto rurale e storico che lo ospita. Tra i progetti musicali ospitati il rivoluzionario spiritual jazz di Alabaster De Plume, il delicato cantautorato di Eric Chenaux, le sonorità esotiche della band multiculturale Ayom, i giochi elettrici dell’arpista Martina Stock, il concerto dell’Orchestra dei Giovani della Scuola di Musica di Fiesole diretta dal maestro Antonino Siringo. Per la danza figurano Hillel Kogan, uno dei coreografi più rappresentativi della scena contemporanea, e la compagnia Zerogrammi, organismo di sperimentazione con sede a Torino.  Numerosi – concludono gli organizzatori – anche gli artisti coinvolti in ambito teatrale, tra cui David Mayan, Francesco Pennacchia e Gli Omini. Questa edizione sarà, inoltre, caratterizzata anche dalla presenza di installazioni ed esposizioni fruibili durante i giorni del festival. Chiamati a popolare il labirinto del borgo l’artista visivo Lorenzo Scotto Di Luzio, lo scultore Davide Rivalta, il compositore ed etnomusicologo Arystan, il regista Emilio Orofino”.

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