A Vallo di Nera torna il dipinto Madonna in Maestà con angeli attribuito a Bartolomeo di Tommaso

VALLO DI NERA – Lungo la via di Santa Caterina un affresco,  realizzato nella prima meta’ del ‘400,  raffigurante la Madonna in Maesta’ con angeli reggi cortina, finalmente tornerà al suo originario splendore grazie alla mobilitazione di una intera comunità, in primis l’ amministrazione comunale con la collaborazione di quattro ragazze esperte in storia dell’ arte. Per una spesa di circa 5000€ le donazioni sono state in abbondanza da dover superare la cifra da impegnare. Un grande successo.
 

Vallo di Nera, affresco: particolare di un angelo prima del restauro

Vallo di Nera, affresco: particolare di un angelo dopo il restauro

Il dipinto, e’ situato su una superficie di tre metri quadrati ed era in condizioni disastrose per la presenza di agenti naturali abrasioni, cadute di colore, muffe. L’ opera e’ stata attribuita a Bartolomeo di Tommaso folignate. L’ azione di recupero ha visto la pulitura, disinfestazione, consolidamento e reintegrazione estetica.
Una fase degli interventi

 
Il sindaco di Vallo di Nera Agnese Benedetti Celesti

Presto appena sara’ possibile, (coronavirus permettendo), il dipinto verrà restituito alla popolazione e a tutti coloro che amano la storia e l’ Arte, ma  sopratutto, amano Vallo di Nera,  fantastico borgo della Valnerina. Con l’occasione, nel  parlare di questo affresco, dopo aver conosciuto Nicolo’ detto l’ Alunno e le sue eccellenti opere,  passiamo a conoscere gli artisti più o meno noti della sua cerchia.
Vallo di Nera, affresco: particolare della Madonna in Maestà prima del restauro

Tra quelli che abbiamo citato quando ci siamo occupati di Nicolo’ e’ emerso Bartolomeo di Tommaso folignate, consanguigno. Il periodo della sua attività va centrata tra 1425 e 1455, svolse un ruolo importante nella cultura pittorica nell’Italia centrale, verso la meta’ del XV secolo. Un artista compositivo, dalle sue opere traspare ingenuita’, dotato di sensibilità emotiva e interpretativa, ha appreso dalla scuola senese e da quella fiorentina e marchigiana. Di tutte queste influenze, rielabora nel suo stile, fondendo tali estrazioni, dando vita alla “scuola umbra tardo gotica” nella cerchia di Matteo da Gualdo. E’ un pittore dalle rapide pennellate, con stile nervoso, che si riscontra anche nella stesura del colore, schematico. Alla pinacoteca Vaticana il polittico Raspigliosi;  tavola con la Maddalena alla collezione Cini di Venezia; affreschi nella cappella Paradisi a San Francesco di Terni; fuga in Egitto a San Salvatore di Foligno; trittico commissionato da Rinaldo Trinci priore di San Salvatore a Foligno. A Rasiglia, presso la chiesa della Madonna delle Grazie il dipinto Madonna sorretta da due angeli. Lavoro presso la sala degli svizzeri in Vaticano e in Campidoglio. A Cascia e’ stato attribuito il dipinto del presepio alla chiesa di San Francesco, la SS. Trinita’ e San Benedetto. Il dipinto si fa risalire al 1440 e il 1450, si vede la mano di Tommaso, per quella sua arte esotica nelle facce dei pastori, e i paesaggi impervi dell’ Appennino. Alla chiesa di San Domenico a Spoleto dipinse un San Michele. Vallo de’ un borgo non solo da visitare ma di viverci alcuni periodi dell anno per la sua aria  salubre e per la genuinità gastronomica. L’ arte e la devozione popolare e’ presente ovunque, non solo nel centro storico ma anche nelle tante e pittoresche frazioni. La chiesa di San Giovanni Battista con gli stupendi affreschi di Jacopo Siculo; la chiesa di Santa Maria una galleria d’arte di tutti i tempi con i dipinti di Cola da Camerino; ma anche  le suggestive campane ancora suonate dai campanari. Ma tante altre attrattive si possono scorgere come le antiche edicole religiose, e la cinta muraria intatta, che avvolge con i suoi bastioni il nucleo medievale riportato al suo originario splendore.  E a vallo di Nera quindi ora questa Madonna in Maesta’ con angeli reggi cortina. Complimenti a Vallo di Nera uno dei borghi più belli d’ Italia.

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.