ACQUA S(enza)PLAS(tica nei)C(omuni): il patto per ridurre l’uso della plastica nei borghi

PERUGIA – I due firmatari per un accordo storico nel segno della tutela ambientale sono l’associazione “I Borghi più belli d’Italia in Umbria” e il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia. Il progetto comune si chiama Acqua ‘Splasc’: ACQUA S(enza)PLAS(tica nei)C(omuni), di fatto il primo accordo esecutivo per ridurre l’uso della plastica nei borghi. Previste collaborazioni in ambito didattico, formativo, scientifico e di ricerca.

Il documento è stato firmato dal presidente associativo Alessandro Dimiziani, vice sindaco di Lugnano in Teverina, e dal direttore del Dipartimento Libero Mario Mari. Luca Ferrucci è il responsabile scientifico di questa collaborazione.

Con questo accordo i due organismi si impegnano ad attivare forme di sviluppo e collaborazione nella presentazione di progetti finanziabili, con particolare riferimento a programmi comunitari, fondi strutturali e d’investimento europei ed altri progetti di cooperazione territoriale e transregionale; predisporre project work realizzati dall’Associazione per gli studenti del Dipartimento; definire tematiche che potranno tradursi in tesi di laurea; collaborare alla promozione e allo svolgimento di attività di ricerca scientifica e didattiche finalizzate a consolidare la collaborazione tra associazioni, istituzioni e aziende.

IL PROGETTO

Acqua ‘Splasc’, ovvero ACQUA S(enza)PLAS(tica nei)C(omuni), è il primo “accordo esecutivo” che traduce in progetto le finalità espresse nell’accordo quadro. Riprende la parola inglese Splash, il rumore dell’acqua, quando esce dalla fonte. Riguarda la promozione della sostenibilità ambientale nei Borghi umbri, aderenti all’Associazione attraverso il perseguimento dell’obiettivo “plastic free”, volto al progressivo disuso di contenitori plastici dalla vita quotidiana. Vi si focalizza l’attenzione sul diffuso utilizzo di bottiglie di plastica per il consumo delle acque minerali e sulla crescente quota di smaltimento rifiuti ad essi dovuta. Pertanto si propone un intervento progettuale finalizzato all’eliminazione di tali contenitori.

Il progetto – che si sviluppa sotto l’attenzione del Presidente dei Borghi più belli d’Italia Fiorello Primi e sarà seguito dal curatore scientifico Antonio Luna è congegnato con caratteri innovativi, rispetto al modello delle cosiddette “case dell’acqua”, già attive in molti comuni anche umbri ed è pensato per intervenire direttamente sui consumi domestici delle famiglie.

L’idea progettuale

Ridurre l’impatto ambientale, legato al mancato consumo d’acqua potabile nei nuclei familiari residenti nei Borghi umbri. Si propone, infatti, di verificare quale impatto abbia l’installazione diffusa in alcuni centri storici, di punti d’uso domestico capaci di migliorare le qualità organolettiche dell’acqua, attraverso un’opportuna azione filtrante e di renderla immediatamente disponibile fredda e gassata. La diffusione di tale soluzione ha già portato benefici in diverse realtà italiane ed estere che l’hanno adottata.

I risultati attesi

Meno plastica da raccogliere e smaltire; riduzione della circolazione di mezzi nei centri storici (sia per la distribuzione delle bottiglie che per la raccolta della plastica); maggiore consumo di acqua di rubinetto da parte dei residenti; migliore qualità della vita delle famiglie residenti (per esempio, anziani che non devono acquistare e trasportare casse di acqua minerale, con i conseguenti disagi); risparmio economico per le famiglie e maggiore attrattività dei borghi per le giovani coppie, notoriamente sensibili all’innovazione “green”; maggiore attrattività turistica e pulizia di tali borghi dove non vi sarebbero più addensamenti di contenitori per la plastica differenziata dai residenti.

 

Redazione Vivo Umbria: