Agenzia Umbria Ricerche: quei nove mesi del 2023 da record

PERUGIA – Vi proponoamo il focus dell’Aur, Agenzia Umbria Ricerche, a firma di Giuseppe Coco che si incentra sugli  andamenti delle presenze e degli arrivi turistici relativamente ai primi nove mesi del 2023, sia a livello regionale che comprensoriale, offrendo anche una previsione delle potenziali presenze turistiche per la fine dell’anno.

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Turisti in Umbria: quei 9 mesi del 2023 da record

di Giuseppe Coco*

Sul versante turistico la crescita dell’Umbria prosegue imperterrita la marcia iniziata nel 2022 (Turismo 2022: l’Umbria ingrana la marcia). Detto questo, nel presente focus metteremo sotto la lente d’ingrandimento gli andamenti delle presenze e degli arrivi turistici relativamente ai primi nove mesi del 2023, sia a livello regionale che comprensoriale. Nella nota finale viene proposta una previsione aggiornata delle potenziali presenze turistiche per il 2023.

I primi 9 mesi del 2023 con quelli del 2019-17

Le presenze turistiche dei primi 9 mesi del 2023 superano nettamente quelle dei corrispondenti mesi del triennio pre-covid. In valori assoluti, si va dai +531.634 rispetto al 2019 ai +1 milione e 120 mila rispetto al 2017; in termini di variazioni percentuali si oscilla dal +10,6% rispetto al 2019 al +25,3% rispetto al 2017.

Confronto tra gli arrivi

Gli arrivi turistici dei primi 9 mesi del 2023 hanno superato nettamente quelli dei corrispondenti mesi del triennio pre-covid. In valori assoluti si va dai +124 mila rispetto al 2019 ai +444 mila rispetto al 2017. E non solo, analizzando i singoli mesi salta agli occhi che gennaio 2023 sfonda il muro dei 100 mila arrivi, facendo registrare il dato migliore di sempre.

In termini di variazioni percentuali si oscilla dal +6,3% rispetto al 2019 al +27,1% rispetto al 2017.

I primi 9 mesi del 2023 con quelli del 2019

A livello di singoli comprensori, confrontando le presenze turistiche dei primi 9 mesi del 2023 con quelle del 2019, i top tre per crescita in termini assoluti sono l’Assisano, il Perugino e il Ternano. I top cinque per crescita in termini percentuali sono nell’ordine l’Amerino, il Ternano, la Valnerina, l’Assisano, e lo Spoletino. Le aree che decrescono (di poco) rispetto al 2019 sono soltanto due (tab. 5).

Gli arrivi turistici nei comprensori umbri nei primi 9 mesi del 2023

Spostandoci sul versante degli arrivi turistici i top cinque comprensori per crescita in termini assoluti sono l’Assisano, il Trasimeno, il Perugino, la Valnerina e il Ternano. I top cinque per crescita in termini percentuali sono nell’ordine l’Amerino, la Valnerina, il Trasimeno, il Ternano e l’Alta Valle del Tevere. Le aree che decrescono rispetto al 2019 sono tre (tab. 6).

In conclusione, va sottolineato che l’Orvietano è l’unico comprensorio che fa registrare, rispetto all’anno benchmark 2019, il segno meno sia sul fronte delle presenze che degli arrivi turistici.

Previsione presenze per il 2023 in Umbria

Gli andamenti dei flussi turistici che vanno dalla seconda parte del 2022 ad oggi ci hanno mostrato che il settore è in salute e ha ampi margini di crescita.

Ciò detto, seguendo un criterio analogico/qualitativo – e consci che i dati sul turismo sono influenzati da tantissime componenti che li rendono facile preda di una forte varianza – il 2023, come si può ben vedere nel grafico 1, ha tutte le carte in regola, sia per superare le presenze turistiche del 2022 (tabella 8), sia per avvicinarsi alla soglia dei 7 milioni.

Note

[1] Arrivi turistici: numero di clienti ospitati negli esercizi ricettivi; Presenze turistiche: numero delle notti trascorse dai clienti negli esercizi ricettivi; Permanenza media: rapporto tra il numero di presenze e il numero di registrati nel periodo preso in considerazione.

[2] Segni convenzionali:
– il fenomeno non esiste;

[3] Nella presente analisi, onde evitare di essere risucchiati dalle fluttuazioni figlie dell’epidemia da covid, non sono stati presi in considerazione gli anni 2020, 2021 e la prima parte del 2022, quando la paura del virus, in aggiunta alle limitazioni di ordine sanitario, limitava i nostri spostamenti.

*Ricercatore Agenzia Umbria Ricerche

Redazione Vivo Umbria: