Al teatro degli Instabili Lino Musella in “Tavola tavola, chiodo chiodo”, atto d’amore per Eduardo

ASSISI Dopo i grandi festeggiamenti di domenica 11 dicembre per il 20° compleanno del Piccolo Teatro degli Instabili, giovedì 15 dicembre arriva per la prima volta in Umbria Tavola tavola, chiodo chiodo”, uno spettacolo di e con Lino Musella, autentico talento della scena, tra i più apprezzati della sua generazione, vincitore – tra gli altri – del Premio “Le Maschere del Teatro Italiano” 2022 e del Premio Ubu 2019 come migliore attore.

A dare il là a questo nuovo progetto, fortemente voluto dall’attore napoletano e prodotto da Elledieffe e dal Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, sono state le tante riflessioni emerse, durante la pandemia, sul mondo dello spettacolo e sulle sue sorti.

“In questo tempo mi è capitato – scrive Musella  nelle sue note – di rifugiarmi nelle parole dei grandi: poeti, scrittori, drammaturghi, filosofi, per cercare conforto, ispirazione o addirittura per trovare, in quelle stesse parole scritte in passato, risposte a un presente che oggi possiamo definire senza dubbio più presente che mai; è nato così in me il desiderio di riscoprire l’Eduardo capocomico e mano mano ne è venuto fuori un ritratto d’artista non solo legato al talento e alla bellezza delle sue opere, ma piuttosto alle sue battaglie donchisciottesche condotte instancabilmente tra poche vittorie e molti fallimenti”.

Tommaso De Filippo impegnato nella cura dell’eredità culturale della famiglia ha appoggiato Lino Musella nella sua ricerca nelle memorie di Eduardo volendo incoraggiare fortemente il dialogo tra generazioni in scena.

L’attore dà dunque voce e corpo alle parole delle lettere indirizzate alle Istituzioni, al discorso al Senato, agli appunti, ai carteggi relativi all’impresa estenuante per la costruzione e il mantenimento del Teatro San Ferdinando; ad affiancarlo in scena il maestro Marco Vidino che esegue dal vivo musiche originali appositamente composte per lo spettacolo.

“Tavola tavola, chiodo chiodo – continua Musella sono le parole incise su una lapide del palcoscenico del San Ferdinando, lapide che Eduardo erige a Peppino Mercurio, il suo macchinista per una vita, che tavola dopo tavola, appunto, era stato il costruttore di quello stesso palcoscenico, distrutto dai bombardamenti nel ‘43.  Faccio parte di una generazione nata tra le macerie del grande Teatro e che può forse solo scegliere se soccombere tra le difficoltà o tentare di mettere in piedi, pezzo dopo pezzo, una possibilità per il futuro, come ermeticamente indicano quelle parole incise nel Teatro di Eduardo che in realtà suggeriscono un’azione energica e continua.

Questo grande artista è costantemente impegnato a ‘fare muro’ per smuovere la politica e le Istituzioni e ne esce spesso perdente, in parte proprio come noi in questo tempo, ma anche da lontano non smette mai di alzare la sua flebile, roboante voce e mi piace pensare che lo faccia proprio per noi”.

 

Si ricorda a tutti gli spettatori che oltre alle vantaggiose formule di Abbonamento a 4 o a 3 spettacoli, tutti gli Under 30, gli over 65 e i partecipanti ai Laboratori potranno accedere alla riduzione sul prezzo del biglietto degli spettacoli della Stagione 2022/23.

 

DALLA RASSEGNA STAMPA

 

“E solo un serio attore di culto come Lino Musella, cresciuto da mastro operaio del teatro, poteva plasmare e rappresentare la vita di Eduardo attraverso un artigianato di oggetti scenici, architetture di parole e impianti di emozioni e sconforti. E lo fa con esemplare stoicismo d’artista e slancio umano e civile.”

Rodolfo di Giammarco, La Repubblica

 

“Diciamolo subito e senza mezze misure, si tratta di un lavoro di grande potenza espressiva, teso su un’intelligentissima linea di costruzione, capace di trasmettere allo spettatore un flusso continuo di riflessioni e pensieri, prima di un’inevitabile esplosione di applausi carichi di emozione ed entusiasmo. Davvero uno degli spettacoli più rilevanti apparsi nel nostro Paese negli ultimi anni. E questo per molti motivi.”

Antonio Audino, Il Sole 24 Ore

 

 

“È uno struggente inno d’amore all’arte scenica, alla sua fragilità e alla sua forza, dove l’Eduardo di Musella sembra parlare direttamente a questo nostro presente: nonostante le minacce, le difficoltà, gli ostacoli, su tutto infatti sopravvive la consapevolezza che “finché ci sarà un solo filo d’erba sulla terra ci sarà sul palcoscenico un filo d’erba finto”. Musella si conferma attore superlativo, di raro magnetismo, capace di dominare la scena, oscillando tra straniamento e immedesimazione.”
Fabrizio Coscia, il Mattino

 

 

 

Tavola tavola, chiodo chiodo…

un progetto di Lino Musella e Tommaso De Filippo

tratto da appunti, articoli, corrispondenze e carteggi di Eduardo De Filippo

uno spettacolo di e con Lino Musella

 

musiche dal vivo Marco Vidino

scene Paola Castrignanò

disegno luci Pietro Sperduti

suono Marco D’Ambrosio

ricerca storica Maria Procino

collaborazione alla drammaturgia Antonio Piccolo

assistente alla regia Melissa Di Genova

costumi Sara Marino

fotografie Mario Spada

produzione Elledieffe, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

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