Al Terni Film Festival il caso me too, la robotica secondo il Vaticano e l'arrivo degli zombi

TERNI – Oggi, sabato 16 novembre, Popoli e religioni Film Festival si prepara al gran finale con una giornata intensa che si apre con un focus sulla sindrome di down: dopo l’anteprima con il documentario in concorso di Paolo Ruffini Up & Down alle 16 sarà la volta dei corti Aggrappati a me di Luca Arcidiacono e il russo My name is Petya presentato dalla regista Daria Binevskaya.
Alle 17 l’obiettivo si sposta sulla robotica e l’intelligenza artificiale con la proiezione del corto La macchina umana di Adelmo Togliani con Valentina Corti e Cristina Puccinelli e la partecipazione di monsignor Riccardo Mensuali della Pontificia Accademia per la vita, che parlerà del lavoro svolto dal Vaticano sull’argomento per volontà di papa Francesco e interagirà con un robot sul palco del Politeama.
La serata vedrà invece la partecipazione di Elena Bouryka, attrice, modella e storica spalla di Lillo & Greg, per la prima volta in veste di regista con il corto Walter Treppiedi, graffiante satira sul mondo dello spettacolo con riferimenti al caso me too.
Ma i veri protagonisti della serata saranno gli zombi, gli immigrati e gli attivisti di estrema destra del film Go Home – a casa loro di Luna Gualano.
L’opera seconda della regista foggiana (autrice di videoclip per Britti, Caparezza, Piotta e Negrita) – che interverrà sul palco del Politeama con lo sceneggiatore Emiliano Rubbi – racconta infatti la storia di un estremista che mentre cerca di sgomberare uno stabile occupato da immigrati, si trova nel mezzo di un’invasione di zombi.
Info: 347.45.69.510
www.ternifilmfestival.it

Redazione Vivo Umbria: