Alberto Burri e Leoncillo protagonisti in Svizzera della mostra “Terre”

Ritratto di Alberto Burri di fronte al Cretto di Gibellina, 1987 (Foto Vittorugo Contino)

Dal 27 marzo al 6 giugno 2021 allestimento della Collezione Olgiati di Lugano dal titolo “Terre”. L’esposizione propone una selezione di ventidue opere di pittura e scultura di 14 artisti che spaziano dagli anni Venti al presente e accomunate dalla dimensione “materica” di cui Alberto Burri e Leoncillo sono esponenti di spicco e, pertanto, sono inseriti in questa esposizione. In particolare di Burri la Collezione espone  Bianco Nero Cretto del 1972 che richiama le fessurazioni delle terre argillose e restituisce la sofferenza della materia esposta al processo di essiccamento, una composizione che prefigura il Grande Cretto di Gibellina (1984-89).

Alberto Burri, Bianco Nero Cretto, 1972, acrovinilico su cellotex, 76,5 x 101,5 cm

Per quanto riguarda Leoncillo viene esposta la scultura Senza titolo (1960) che rivela l’originale del processo creativo con cui l’artista utilizzerà  il gres, materiale ceramico a pasta dura, che avrebbe conferito alle sue opere grande personalità e originalità.

Redazione Vivo Umbria: