“All’Istituto comprensivo Perugia 3 vengono seguite tutte le procedure previste dai protocolli anti Covid”

PERUGIAPrecisazione, anche in relazione ad alcune  notizie recentemente pubblicate, da parte del dirigente scolastico Simonetta Zuccaccia riguardo la situazione socio-sanitaria che riguarda l’Istituto comprensivo “Perugia 3”.

“Vengono seguite tutte le procedure previste dai protocolli anti Covid: ancor prima della lettera dei rappresentanti di ieri e proprio in considerazione dell’evolversi improvviso della situazione – scrive Zuccaccia – ero in stretto contatto il referente Usl Umbria 1, dottor Abbritti e il sindaco di Perugia, Andrea Romizi per individuare la migliore gestione e soluzione della situazione. I contatti sono proseguiti anche oggi e sulla base dei dati è stata presa una decisione che, peraltro, non spetta a me, in quanto dirigente, ma è frutto di un’attenta analisi dei dati da parte delle autorità competenti. Abbiamo attivato, ogni qual volta che si è reso necessario, il protocollo dei tamponi tramite servizio pubblico, come attesta il carteggio con l’Usl; siamo sempre stati in diretta e costante comunicazione con il referente Usl Umbria 1, dottor Abbritti; non c’è mai stato alcun ritardo nelle informazioni ai genitori. Fra l’altro – prosegue Zuccaccia – alla lettera a firma dei rappresentanti di classe pervenuta nella giornata di sabato 23 gennaio, ho risposto alle 23.50 dello stesso giorno, dopo una riunione con il dottor Abbritti e con il sindaco di Perugia, Andrea Romizi. Vorrei sottolineare che la maggior parte dei casi positivi che si sono verificati a scuola, come attestato dalla stessa Usl, proviene da fuori del contesto scolastico e su questo vorrei fare un appello, ancora una volta, a tutti perché si faccia massima attenzione e si rispettino le regole. La scuola, non solo, ha sempre attivato tutti gli strumenti di prevenzione a contrasto del Covid e sanificato gli ambienti quando necessario, ma ha anche messo in condizione i bambini in quarantena di seguire, fin da subito, le lezioni in dad e consegnato, a quelle famiglie che lo richiedevano, i computer. Non abbiamo mai sottovalutato questa pandemia – conclude Zuccaccia – né le misure o l’iter che occorre seguire in questi casi, tuttavia deve esserci da parte di tutti, correttezza e responsabilità nei comportamenti, proprio per evitare che i contagi si propaghino così celermente”.

Redazione Vivo Umbria: