#amplifichiamoci: l'appello di chi lavora dietro le quinte

PERUGIA – Siamo in tanti a conoscere Aldo Contini che è musicista e titolare da anni di Set Music Service, azienda specializzata in progettazione, allestimenti e noleggio di apparecchiature musicali e di amplificazione, luci e quant’altro. E’ uno tra i professionisti maggiormente richiesti in Umbria e non solo.
 

 
Da anni affianca importantissime produzioni Rai, come quella del Sacro convento di Assisi Nel Nome del Cuore e le edizioni a seguire per dirne una delle tante; trasborda via lago Trasimeno imponenti amplificazioni da quando è nata Moon in June; partecipa ai Festival più importanti di piazza, punto di riferimento anche di concerti e spettacoli al Lyrick. Ora si è fatto promotore di un’iniziativa: “#amplifichiamoci” di cui si parlerà ampiamente stasera, per chi vorrà, alle ore 21,15 su TRG Canale 11.
Nel frattempo questa è la sua riflessione-appello che Vivo Umbria raccoglie e rilancia dando a tutti coloro i quali lavorano dietro le quinte la sua solidarietà.
Tutti a casa per evitare il contagio.
Manifestazioni sospese, teatri vuoti, riflettori spenti.
Cosa significa questo per i lavoratori dello spettacolo?!?
Aziende che vendono audio, luci, video e strutture hanno ordini annullati. 
I service degli eventi sono costretti a annullare gli investimenti ignari di ciò che sarà.
Tecnici audio, luci, video sono preoccupati per il loro futuro.
Organizzatori e manager temono che il pubblico, spaventato dal contagio, non torni a riempire i concerti; se non si vendono biglietti, non si possono ingaggiare artisti.
Gli artisti, a loro volta, già incassato il calo del mercato discografico post web, sperano di poter ricominciare a programmare live, l’unica fonte di sostentamento per alimentare la loro creatività.
Poi ci sono i fornitori di strutture e palchi, gli addetti alla sicurezza, i facchini e tantissimi altri anelli della stessa catena, fino ad arrivare all’ambulante che vende hot dog.
Allo spettatore sta mancando l’emozione dello spettacolo; ma cosa c’è dietro a quell’emozione?
Ci sono innanzi tutto persone, una specie di spettatori al contrario per cui il pubblico è indispensabile per continuare a vivere, lavorare e specializzarsi. 
In questo momento sono i tecnici ad avere bisogno del pubblico. 
Voglio chiedere agli spettatori di aiutarmi ad amplificare il silenzioso lavoro del grande pubblico dei tecnici e delle aziende che continuano ad investire per esaltare l’arte della musica, della danza e del dialogo artistico. 
Il mondo degli spettacoli live deve essere sostenuto in primis pensando alla categoria dei professionisti a cui appartengo, lavoratori che continuano ad investire le proprie risorse per crescere e raffinare la qualità delle emozioni percepite.
Sosteniamo il pubblico del dietro le quinte, riconoscendo ad esso la considerazione che merita e mettendoli in condizione di accedere alle stesse agevolazioni riservate alle altre categorie professionali.
Solo così potremo tornare a vivere insieme grandi emozioni”.
Aldo Contini
 

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