Ars Contemporanea si interroga sui perché "camminare guarisce"

CASTIGLIONE DEL LAGO – “Si è conclusa la IV edizione di ARS Contemporanea con lo spettacolo Ulisse. La Rocca di Castiglione del Lago è divenuta pura poesia nei tre giorni di Festival. Grazie per tutti i commenti, gli applausi e gli abbracci all’anima che ci avete donato”. Con queste parole, il direttore artistico Gianluca Brundo, saluta sui social tutti gli spettatori della kermesse che è riuscita a registrare, con le dovute attenzioni ed in totale sicurezza, importanti presenze. Artisti, attori, musicisti, autori, danzatori, scenografi, costumisti, fonici, registi sono intervenuti per raccontarsi e raccontare il viaggio in tutte le sue declinazioni. Le tematiche trattate hanno abbracciato: la ricerca della felicità, il percorso introspettivo nei meandri del sé, i viaggi mitologici, i cammini come pratica di rigenerazione personale. Ieri, 27 luglio, è stato presentato da Fabrizio Pepini, durante il “Caffè Contemporaneo”, il suo libro “Camminare Guarisce” (a cura di Massimiliano Cremona, Edizione Dei Cammini) che è riuscito a sintetizzare tutto lo spirito del Festival perché “camminare significa riscoprire il tempo, quel tempo che pensiamo non basti mai, che nella quotidianità ci viene tolto. Ed invece camminare a 4 km orari restituisce il senso alle giornate, permette di assaporare il presente. Mettere un passo dietro l’altro è un’azione semplice, ma rimette i corpo e lo spirito in connessione con la natura e con gli altri. Il libro nasce per divulgare una testimonianza, la mia – che a causa di una grave malattia nel 2011 avevo poche prospettive di vita – e quelle di tutte le persone incontrate. Dal libro, poi, è nata l’omonima Associazione di promozione sociale che ha sede a Passignano e poi anche un cammino, ormai molto frequentato, La Via del Trasimeno che tocca ad anello tutti i comuni del Lago di cui è edita anche la guida cartacea”. La giornalista Floriana Lenti, che ha moderato l’incontro conclusivo, ha chiesto a Gianluca Brundo e a Fabrizio Pepini quali siano i Maestri che hanno ispirato le loro esperienze di vita e le loro scelte e a tal proposito sono stati citati: Dante Alighieri, William Shakespeare, Vittorio Gassman dal primo e Tiziano Terzani dal secondo.

Affinché questi nomi possano essere un faro per tutti, Fabrizio Pepini, ci ha tenuto a sottolineare: “Porsi domande, mettersi in viaggio, indossare uno zaino e degli scarponi è una strada, una delle tante percorribili. Il nostro obiettivo è arrivare a tutte le persone che necessitano di avere delle risposte, che devono risolvere depressioni, lutti, momenti di transizione e di difficoltà. In cammino, su La Via del Trasimeno, abbiamo avviato percorsi per condividere i nostri passi con ragazzi con pene giudiziarie in corso e con donne del reparto oncologico. Il nostro ramo di azione si sta espandendo a famiglie e ragazzi. Credo che tutti i giovani debbano mettersi in cammino quando terminano le scuole superiori per interrogarsi seriamente su cosa fare ‘da grandi’. In molti Paesi camminare dà crediti formativi universitari, in altri hanno compreso che il tempo del cammino aiuta a compiere processi di sana maturazione”.
Osservare gli occhi attenti del pubblico aprendo interessanti dibattiti con ognuno dei partecipanti, è uno dei successi maggiori della manifestazione. Data questa oggettiva valutazione, la redazione di VivoUmbria, media partner dell’evento, è certa che la scia di bellezza durerà fino alla prossima edizione.
 
 

Redazione Vivo Umbria: