Assassin’s Creed Chronicles, un piccolo viaggio artistico indietro nel tempo per Natale

Per i più giovani c’è molto da riscoprire come regalo sotto l’albero per questo Natale 2020. Come può essere un tuffo indietro nel tempo che oltre all’intrattenimento ha anche un pregevole valore artistico. Usciti nel Trilogy Pack ormai nel 2016 quest’anno particolare è il momento ideale per sedersi con i propri figli e riscoprire i tre episodi di Assassin’s Creed Chronicles.

Il Trailer ufficiale italiano

A livello di gameplay classici 2.5D, avventure a scorrimento laterale con grafiche tridimensionali, ispirati a Mark of Ninja, Metroid e Prince of Persia, però a livello di spettacolo per gli occhi è tutta un’altra storia. Tre avventure ambientate in epoche e luoghi diversi, tre storie differenti legate a doppio filo con l’ambientazione storica e una vasta gamma di nemici.

Si inizia in Cina dal 1526 al 1532, la dinastia Ming sta vacillando e l’assassina cinese Shao Jun torna in patria per vendicarsi delle Otto Tigri, un gruppo di eunuchi che controlla l’imperatore e che fu la causa dello sterminio della sua intera confraternita. Una classica storia di vendetta di scuola orientale se non fosse per le location. L’intero primo episodio infatti ha una grafica interamente ripresa dagli acquarelli cinesi del XVI secolo, che rendono il tutto molto particolare, giocando quasi all’interno di una pittura tradizionale.

Si passa poi all’India del 1841. Nel pieno delle crescenti tensioni tra l’impero Sikh e la Compagnia Britannica delle Indie Orientali l’assassino Arbaaz Mir si muoverà nella magica India coloniale, tra le affollate vie cittadine e le lussuose basi nemiche. Cambia lo stile, se prima era l’acquarello ora è il fumetto, colori accessi che rimandano ai tipici murales e dipinti indiani la fanno da padrone in un’atmosfera di avventura dinamica che porta da una parte all’altra del continente in un’avventura a tratti salgariana.

L’ultimo episodio porta gli spettatori nella Russia del 1918, nel pieno della rivoluzione russa e della guerra civile tra Bianchi e Rossi. L’assassino Nikolai Orelov deve fuggire da un paese in rivolta brulicante di nemici pesantemente armati. Ad accompagnarlo nella sua fuga ci sarà la figlia più giovane dello zar, Anastasia Nikolaevna Romanova. La grafica per quest’ultima avventura riprende lo stile del futurismo russo, della propaganda e delle foto granulose dell’epoca.

I tre capitoli inoltre permettono di giocare con tre stili completamente diversi: Shao Jun è in cerca di vendetta non ha problemi a eliminare i nemici, Arbaaz Mir si muove in un contesto fatto di pedinamenti, fughe e momenti stealth, arrivando addirittura a ricorrere a travestimenti per passare inosservato, Nikolai Orelov, al contrario è armato di fucile e si muove in scenari che faranno sentire il giocatore sul filo del rasoio, ad alta tensione e pericolo.

Un viaggio indietro nel tempo da fare con la propria famiglia questo Natale.

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