Azioni a sostegno dei più deboli e della collettività: assegnato a Foligno il Premio della Bontà

FOLIGNO – Anche quest’anno i festeggiamenti per San Feliciano, patrono della città e della diocesi di Foligno, si sono conclusi con l’assegnazione del Premio della Bontà. L’importante riconoscimento, conferito dalla diocesi di Foligno, in collaborazione con la Fondazione Cassa di risparmio di Foligno e la Gazzetta di Foligno, e giunto quest’anno alla 59° edizione, nasce per volontà del compianto concittadino e celebre economista folignate Leonello Radi, con lo scopo di valorizzare le persone che si distinguono per azioni a sostegno dei più deboli e della collettività. La premiazione si è tenuta domenica 28 gennaio presso la pro-Cattedrale di Sant’Agostino e ha visto vincitrici due famiglie che da anni operano per il bene della comunità.

 

 

La famiglia di Rossano Mattioli e Lucia Tacchi è stata premiata per aver allestito nel loro terreno l’Orto didattico accessibile per ragazzi con disagio mentale. Tale iniziativa, realizzata in collaborazione con “Liberi di essere” – associazione che promuove iniziative e momenti di coesione e inclusione sociale – ha dato la possibilità alle persone più fragili di vivere la socialità immersi nella natura, a contatto con animali di cui prendersi cura e dedicandosi alla coltivazione dell’orto. Nel delicato e difficile periodo della pandemia da covid-19, la famiglia Mattioli ha messo a disposizione la propria terra e le proprie competenze e conoscenze agricole, realizzando uno spazio all’aperto dove poter coltivare in sicurezza relazioni e rapporti umani, indispensabili per il benessere fisico, psichico e spirituale dei ragazzi in difficoltà. Le attività dell’Orto proseguiranno con altri significativi progetti di inclusione.

L’altro premio è stato assegnato alla famiglia di Bruno Adriani. In occasione dell’ottavo centenario del presepe di San Francesco a Greccio, la commissione ha attribuito il riconoscimento all’artefice del famoso Presepe di Budino. Era il 1980 quando il parroco don Lorenzo Bernardini incaricò il giovane Bruno e i suoi amici di realizzare la sacra effigie del presepe; da allora, fedelmente e con sempre maggior coinvolgimento e maestria, il signor Adriani mantiene l’impegno. La sua casa in autunno si trasforma in un laboratorio di fraternità e solidarietà, dove centinaia di ragazzi e ragazze, insieme agli adulti, imparano l’arte dell’accoglienza, della fantasia, della generosità e la gioia del servizio gratuito. Un’iniziativa che nel periodo di Natale attrae migliaia di visitatori e che, allo stesso tempo, ha un’attenzione particolare per gli altri: diversi sono stati i presepi realizzati per ospedali e scuole. Secondo la commissione, la persona e l’opera di Bruno Adriani rappresentano pienamente i valori di bontà del presepe di Greccio e per questo il Presepe di Budino è un piccolo e semplice patrimonio locale da custodire e promuovere.

 

 

La premiazione è stata allietata dagli interventi musicali di alcuni Istituti scolastici della città, che con grande entusiasmo hanno accettato l’invito della Diocesi. Ad aprire la manifestazione le voci del Cor Gentile, alunni e alunne della Scuola secondaria di I grado “Gentile da Foligno”, dirette dalla prof.ssa Stefania Cruciani. I cinquanta giovani hanno eseguito due brani in lingua inglese sul tema della pace e della libertà: Shalom to you, my friend e lo spiritual Wade in the water. A seguire l’originale gruppo strumentale della Scuola primaria di Via Piermarini (I.C. FOLIGNO 2) formato da bambini che suonano l’ukulele, il prof. Joseph Rehmer al basso, il prof. Antonio Diotallevi alle percussioni e la prof.ssa Cristina Palomba al flauto traverso e direzione. L’ensemble ha eseguito tre popolari canzoni in inglese degli anni ‘50 e ’60. Dopo la premiazione è stata la volta del coro della Scuola secondaria di I grado “Giuseppe Piermarini”, diretto dal prof. Angelo Bornaghi, che ha interpretato il brano Pace, composto dai ragazzi della scuola di Belfiore, e il canone di speranza Nada te turbe. La Scuola Comunale di Musica “A. Biagini” ha partecipato dapprima con un gruppo di chitarre e poi con il coro di voci bianche, che, unito al coro della Scuola paritaria “San Giuseppe”, insieme ai proff. Angelo Bornaghi e Luca Giuliani alla chitarra, Elena Giuliani al flauto e diretti dalla prof.ssa Antonella Masciotti, ha intonato il canto Solidarietà e l’inno Fratelli tutti. Quest’ultimo brano ha un autore d’eccezione, il Vescovo di Foligno S.E.R. Mons. Domenico Sorrentino, che, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza della partecipazione di bambini e ragazzi al Premio della Bontà: “Sono proprio loro, con l’innocenza, la purezza e la gioia negli occhi, l’esempio da seguire per rinnovare il nostro cuore”.

Alma Gatteschi

Redazione Vivo Umbria: