Bike&Book, a Perugia la letteratura vola sulle due ruote verso piazza Birago

PERUGIA Tre libri, tre autori perugini, tre storie ambientate a Perugia o nei suoi dintorni per tre diversi itinerari urbani da fare in bici, seguendo le trame dei libri, muovendosi tra i luoghi dove gli scrittori hanno immaginato e ambientato le loro storie e seguendo i movimenti dei personaggi dentro la città: questo è Bike&Book. Itinerari letterari in bici sulle tracce dei romanzi. Un percorso che, ogni volta, si concluderà in piazza Birago con l’incontro con l’autore da POPUP.

La prima edizione del format promosso da FIAB Perugia Pedala in collaborazione con la libreria – centro culturale e di servizi POPUP si terrà venerdì 25 giugno con “Resti” (Italo Svevo Edizioni) di Gianni Agostinelli: si partirà alle ore 16.00 da piazzale del Bove con una pedalata di circa 15 km, con due soste per la lettura di brani del libro (iscrizione gratuita, per informazioni info@fiabperugiapedala.org e 3404685071), che terminerà alle 18.30 POPUP per continuare la chiacchierata sul libro insieme all’autore. La rassegna proseguirà poi giovedì 8 luglio con il libro “36” (Bertoni Editore) di Luca Gatti per concludersi giovedì 9 settembre con il “Qui dovevo stare” (Fandango Editore) di Giovanni Dozzini.

Resti di Gianni Agostinelli – Il libro narra la storia di Leo, Massimo e Alceste, che crescono insieme in un piccolo paese della campagna umbra, con le sue strade sterrate e i campi coltivati. Ma dietro questo sfondo da cartolina, tanto caro ai turisti stranieri e ai villeggianti del fine settimana, si nasconde in realtà quel grigiore esistenziale proprio delle vite di provincia che nel corso degli anni finirà per segnare profondamente i tre protagonisti.

Francesca Cecchini: Giornalista pubblicista e ufficio stampa tra sport, teatro e musica. Penna e taccuino sempre in borsa, sono fermamente convinta che l'emozione più grande sia vivere ogni progetto "dietro le quinte", assaporando minuto per minuto quel work in progress che porta alla realizzazione finale di un progetto. Come diceva Rita Levi Montalcini: "Amare il proprio lavoro è la cosa che si avvicina più concretamente alla felicità sulla terra".