Caduto da sempre e la speranza di un “bis”

ASSISI – Quella di far rivivere il pensiero e la smisurata arte di Pier Paolo Pasolini è diventata una mission per “quelli” del Piccolo Teatro degli Instabili e per Fulvia Angeletti che ne è direttore artistico. A vederla da fuori, visto che è cominciata nel 2019, è stata per chi se n’è reso protagonista una sorta di passione crescente, di fascinazione progressiva, di studi esaltanti, di intuizioni folgoranti, di un viaggio in un pensiero infinito.

Lo spettacolo, infatti, si è mosso all’interno della città di Assisi con la quale Pasolini aveva istaurato un rapporto intimo profondo così che in forma itinerante la due giorni è entrata a Palazzo Vallemani, Palazzo Monte Frumentario e Palazzo Bartocci Fontana e il pubblico, diviso in tre gruppi, non ha solo assistito a tre monologhi differenti di tre grandi attori, ma ha vissuto anche un’esperienza collettiva e immersiva dove ha avuto la sua parte scenica. Così, giusta la soddisfazione di chi ha dato vita a “Caduto da sempre” che di questo progetto articolato e però unitario su Pasolini è diventato elemento pieno di sostanza e originalità.

Francamente, a proposito, nutriamo una speranza che traiamo nella parte finale delle riflessioni di Fulvia Angeletti che riportiamo integralmente: la possibilità di un bis, la speranza di poterci essere per chi, quei due giorni, non ha potuto nella consapevolezza che pur nella sua unicità di luoghi e contesti, questa è una produzione che merita di essere vista da tanti, se non da tutti.

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Due giorni memorabili

di Fulvia Angeletti

Quelli di Caduto da sempre sono stati due giorni memorabili per Assisi, per il Piccolo Teatro degli Instabili e per gli spettatori che hanno partecipato alle tre prime assolute presentate, registrando il tutto esaurito per ogni rappresentazione.

Lo studio su Pasolini ha fatto un salto ancora oltre per questa occasione, andando a scavare nella complessità del suo pensiero, nella profondità della sua poesia, della sua vita e della sua morte. Il coinvolgimento di artisti del calibro di Maria Paiato, Lino Musella, Ramberto Ciammarughi ha reso questa manifestazione, unica nel panorama teatrale e musicale nazionale e un privilegio per chi vi ha assistito.

Il mio ringraziamento personale va a Samuele Chiovoloni e Francesco Bolo Rossini (quest’ultimo anche in veste di interprete) che hanno curato magistralmente la regia e la drammaturgia degli spettacoli, alla Compagnia del Piccolo Teatro degli Instabili, alla Città di Assisi e all’amministrazione comunale che ha sostenuto e creduto al progetto fin dall’inizio e ai preziosissimi collaboratori del nostro Teatro che hanno affrontato questo lavoro con un entusiasmo senza precedenti.

Ci porteremo dentro a lungo le emozioni lasciate da Caduto da sempre, un’opera unica che vorremmo continuare a replicare per l’altezza dei suoi contenuti e delle sue immagini”. 

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