Candidare UniPg a patrimonio immateriale dell’Unesco

PERUGIA – Quella che avete letto nel titolo è la proposta avanzata stamane in Consiglio comunale a Perugia da Maria Cristina Morbello (M5S) “Con un Ordine del giorno che ho depositato in data odierna – spiega – ho proposto di avviare un’interlocuzione con l’Università degli Studi di Perugia al fine di valutare la candidatura dell’Ateneo alle liste previste dalla Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO conclusa a Parigi il 17 ottobre 2003.

Come è riportato nel sito dell’Università degli Studi di Perugia: ‘La grandezza di una città nel Medioevo non è data soltanto dall’importanza dei suoi organismi politici o da quella del suo potenziale mercantile, cui si collega naturalmente la sua forza militare, ma anche dalla sua possibilità di incidere a livello della formazione e della diffusione di un pensiero culturalmente avanzato e capace di creare una mentalità che contribuisca in maniera significativa a far progredire l’insieme della società‘.

Dopo oltre settecento anni – prosegue la consigliera di M5S – la grandezza di una città si misura sempre sulla capacità di elaborare pensieri e visioni che la facciano progredire. Sempre l’Università degli Studi di Perugia scrive che questa riflessione doveva essere ben presente nella mente del ceto politico che amministrava e dirigeva il Comune di Perugia nel 1285, tanto che una disposizione dello Statuto impegnava il Comune a promuovere la creazione di uno “Studium” affinché la città di Perugia brillasse per sapienza. Benché l’amministrazione comunale abbia iniziato a disporre singoli insegnamenti sin dal 1276, data riportata sul gonfalone dell’Ateneo, il Comune di Perugia ha raggiunto l’obiettivo del riconoscimento della validità del titolo rilasciato dallo Studium perugino in tutte le terre della Chiesa e dell’Impero con la bolla emessa da Clemente V, concessa a Perugia l’8 settembre 1308. Ebbene, sempre come riporta il sito dell’Ateneo: “L’Università di Perugia era finalmente nata […] coronamento di un’aspirazione che la città coltivava da tempo: dotarsi di uno Studio universitario capace di gareggiare con quelli famosi di Bologna e di Padova. Rilevato – conclude Morbello – che l’Università di Perugia è nata per volontà e su iniziativa del Comune di Perugia e che, pertanto, è importante che da Palazzo dei Priori partano iniziative per la salvaguardia del patrimonio culturale della città, ho proposto di valutare l’iter per la candidatura dell’Ateneo al patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO”.

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