Cento piante in Valnestore: il bosco degli studenti di Panicale, Piegaro e Paciano

PANICALE – Un grande “bosco diffuso” in Valnestore. L’Istituto comprensivo di Vallata (Panicale-Piegaro-Paciano) ha aderito al progetto di educazione ambientale nazionale “Un albero per il futuro”, promosso dal Ministero della transizione ecologica e dai Carabinieri Forestali.

Il progetto si propone di coinvolgere gli studenti in un percorso triennale di conoscenza delle riserve naturali dello Stato e foreste demaniali, di scoperta degli habitat naturali più vicini al proprio territorio e delle specie animali e vegetali che li popolano, e di individuazione di quelle aree dove l’ambiente appare più bisognoso di cure, anche all’interno del proprio plesso scolastico. Inoltre ha l’obiettivo di conoscere i vantaggi per l’ambiente derivanti dalla presenza di più specie arboree e condividere la posizione delle piante su una mappa digitale, al fine di formare un unico grande bosco diffuso da nord a sud. 

L’Istituto comprensivo di vallata aderisce attraverso tutte le sue scuole Primarie e Secondarie di primo grado, in collaborazione con il Reparto Carabinieri biodiversità di Assisi. 

Nelle ultime settimane, presso le aree verdi di Panicale, Piegaro e Paciano, sono state messe a dimora un centinaio di piccole piante che dovranno d’ora in poi essere curate dagli stessi ragazzi per crescere e diventare rigogliosi e colorati cespugli o ombrosi alberi.

Di queste circa la metà sono state piantate a Tavernelle al Parco di Nassiriya, vista la presenza nelle vicinanze di due plessi. 

Bambini e ragazzi se ne prenderanno cura seguiti dai volontari dal personale della Protezione civile che nei giorni scorsi hanno provveduto a dare indicazioni sulla scelta dello spazio giusto per ciascuna pianta, su come metterle a dimora e annaffiarle.

“Ci auguriamo – dichiara il dirigente scolastico Simone Casucci – che tutti i cittadini si prendano cura di questo “bosco” aiutando bambini e ragazzi a farlo crescere. Un ringraziamento va alle Amministrazioni comunali per la concessione degli spazi e per l’aiuto fornito”.

All’Istituto è stato donato “l’Albero di Falcone”, un “ficus macrophilla” come simbolo dell’impegno sociale ma anche dell’importanza della tutela e della salvaguardia ambientale. Si tratta di un progetto che prevede la donazione e messa a dimora di 500mila piantine su tutto il territorio nazionale.

 

Redazione Vivo Umbria: