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Chiama O.R.A., un podcast per affrontare i problemi dei migranti

PERUGIA – Orientamento, Reciprocità, Azione: queste le parole chiave che compongono CHIAMA O.R.A. uno spazio radiofonico a cura del Comitato O.R.A. che affronta tematiche legate al mondo delle migrazioni come permessi di soggiorno, diritti negati e dignità umana. Grazie al contributo di un pool di professionisti del settore dell’accoglienza e dell’associazionismo, i podcast, della durata di un’ora, si fanno strumento di solidarietà fornendo consigli utili per la vita di tutti i giorni.

L’attività nasce insieme a Perugia SolidaleSIAMO – Sportello consulenza immigrazione , TimbuktuRift Valley APS e Lautoradio. Un momento di confronto, racconto e resistenza, nato da chi ogni giorno attraversa ostacoli e frontiere. L’obiettivo del podcast è cruciale per la società di oggi, sempre più multietnica: costruire insieme uno spazio dove la solidarietà prende voce.

Alisia Fioriti e Aminata Tsimba, del Comitato O.R.A, hanno spiegato ai microfoni di Vivo Umbria com’è nata questa iniziativa.

 

 

Com’è nato il progetto ‘CHIAMA O.R.A.’ e con quali obiettivi?

 

Alisia Fioriti “Il tutto nasce da un corso di lingua italiana, durante il quale i partecipanti hanno iniziato a confrontarsi sulle loro problematiche burocratiche, trovando dei punti in comune. Si è sentita la necessità di organizzare un presidio davanti alla Questura e da lì il movimento è cresciuto, con persone che si sono interessate e hanno iniziato a partecipare. Avevamo bisogno di uno spazio dove poter fare emergere tutte le ingiustizie e dove fare informazione seria. La radio è stata una soluzione naturale, per costruire una comunità più ampia”.

 

Aminata Tsimba “Il progetto nasce con l’idea di dare voce alle persone provenienti da tutto il mondo che si trovano ad affrontare diverse problematiche, sia a livello personale che professionale”.

 

Siete già alla terza puntata. Quali i temi più richiesti dalle telefonate che ricevete?

 

Alisia Fioriti “Ogni volta che iniziamo una puntata abbiamo una struttura di quello che vogliamo affrontare ma poi nascono altri mille spunti a cui nemmeno avevamo pensato. Le problematiche, le ingiustizie, le casistiche sono così tante e diverse che è sempre difficile capire da dove iniziare e trovare poi il bandolo della matassa. Sicuramente le necessità più urgenti che arrivano dai nostri ascoltatori riguardano i nodi della burocrazia e della sanità, in quanto finiscono per bloccare l’accesso a tutti gli altri diritti, dal diritto all’abitare al diritto al lavoro”.

 

Aminata Tsimba “Direi che i temi più richiesti sono legati alla burocrazia (richiesta del rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno), ai tempi estremamente lunghi di attesa sia per fissare un appuntamento in Questura che per il ritirare il permesso di soggiorno ma anche alla difficoltà di accesso al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e privazione del diritto alla salute di due fasce della popolazione in particolare, dovuta al costo elevatissimo dell’iscrizione al SSN (750 euro all’anno per gli studenti stranieri e 2.000 euro all’anno per i cittadini stranieri over 65). Un’ altra tematica che affrontiamo è il supporto dei mediatori interculturali negli uffici pubblici (Uffici Anagrafe dei Comuni, Centri per l’impiego, Questura ecc.)

 

Si parla molto di ‘inclusione’ ma troppo spesso questa rimane solo un ‘buon proposito’. Quali azioni, nel concreto, sono necessarie secondo voi? 

 

Alisia Fioriti “Il punto di partenza fondamentale è l’ascolto dei diretti interessati, cioè delle persone straniere. Solo tenendo in considerazione il punto di vista di chi è in prima persona coinvolto si può pensare a offrire delle soluzioni. Il nostro è un movimento nato dal basso che proprio da lì cerca di cambiare le cose, ma senza una volontà politica che ci sostenga tutto è più lento e faticoso. Inoltre, c’è bisogno di cambiare il linguaggio che si utilizza per parlare di questi temi: finché si continuerà ad usare un linguaggio pregiudizievole e mistificatorio la strada sarà in salita”.

 

Aminata Tsimba: “Il “Comitato ORA” può vantare la presenza di esperti italiani e stranieri nell’ambito dell’immigrazione con diverse qualifiche professionali. Attualmente, essi sono impegnati in progetti di inclusione sociale in collaborazione con alcuni enti del terzo settore e le autorità locali (Comune e Regione). Il nostro obiettivo è portare tutte queste problematiche presso le istituzioni comunali e regionali, in modo da trovare delle soluzioni insieme al nostro team del Comitato ORA e ad altri collaboratori e soggetti direttamente coinvolti”.

 

 

 

➡️Come chiamare: Chiama O.R.A. va in onda ogni due martedì su lautoradio.org chiamando il numero +39 075 7947500.

 

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