Ci piace la guida turistica che suggella nella sostanza e nella forma il Grande Patto dei borghi dell’Umbria

Ci piace. Tantissimo. E ne facciamo la riflessione di Vivo Umbria di questa prima domenica d’ottobre 2020 perché in un periodo come questo dove è d’obbligo ora più di ieri  la distanza, è invece proprio la visione della comunanza a disegnare il futuro necessario.

Il riferimento va all’Associazione umbra dei Borghi più belli d’Italia e dei suoi 27 comuni. Ha presentato la sua prima guida turistica pensata, costruita, editata insieme dopo un lavoro durato un anno. Ne è scaturito un racconto che gli stessi protagonisti hanno definito “unitario”.  Dentro ci sono la storia, gli itinerari, le eccellenze, i paesaggi connotati da 90 foto a colori. E’ stata stampata in 23.000 copie in formato tascabile di 64 pagine in carta patinata, elemento editoriale non secondario perché pregiato, contiene una mappa regionale, teti anche in inglese.  E’ stata finanziata esclusivamente con i fondi associativi, senza alcuno spazio pubblicitario e messa a disposizione gratuitamente delle comunità e dei turisti. 

Un altro aspetto di questa notizia che ci viene dalle cronache della settimana e che ci piace sottolineare riguarda la retorica della forma che diventa sostanza. Si tratta della fascia tricolore che il primo cittadino è chiamato a indossare in determinate situazioni che lo richiedono. Il cui protocollo, per esplicitarne la valenza, è stato persino oggetto di un recente  question time in Senato (24 luglio 2020) in cui il sottosegretario all’Interno, Achille Variati, ha tracciato un vero e proprio manuale d’istruzioni per i primi cittadini che, a quanto pare, avevano idee poco chiare in proposito: “Va indossata sulla spalla destra con la parte verde vicino al collo, per motivi di ordine storico ed evidenti esigenze di uniformità“.

I sindaci umbri, nella loro maggioranza con qualche eccezione che francamente non ci è piaciuta, alla presentazione della guida si sono presentati con la loro fascia. Per noi è un segno pieno di valore. Ammesso e non concesso, ovviamente, che a questi valori che interpretiamo in senso tutt’altro che retrivo, in qualche modo si creda.  

Detto questo, chiudiamo con l’elenco di questi borghi virtuosi dell’Umbria. Che portano speranza e per questo mettiamo con la lettera maiuscola per coerente enfasi grafica e soprattutto per il contenuto che rappresentano.

ACQUASPARTA, ALLERONA, ARRONE, BEVAGNA, BETTONA, CASTIGLIONE DEL LAGO, CITERNA, CORCIANO, DERUTA, LUGNANO IN TEVERINA, MASSA MARTANA, MONTE CASTELLO DI VIBIO, MONTECCHIO, MONTEFALCO, MONTELEONE DI SPOLETO, MONTONE, NORCIA, PACIANO, PANICALE, PASSIGNANO SUL TRASIMENO, PRECI, SAN GEMINI, SELLANO, SPELLO, TORGIANO, TREVI, VALLO DI NERA.

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.