Cinema, una delle vittime più colpite dal Coronavirus

Il mondo del cinema fa i conti con l’onda lunga di un Coronavirus che rischia di fare molto male nel pieno della stagione cinematografica.
Nella maggior parte dei cinema italiani si percepisce un senso di allarme anche laddove non vi sono rischi per la salute pubblica, provocando un impatto drammatico per le imprese di esercizio di tutta Italia: dopo una forte diminuzione del numero di spettatori nel weekend, anche ieri si è registrato un calo del 65% sul 2019 e del 75% rispetto alla settimana precedente; in più, questa settimana è stato programmato il rinvio dell’uscita della gran parte dei titoli di maggior richiamo, dal film di Carlo VerdoneSi vive una volta sola”, “Dopo il matrimonio” di Bart Freundlich,  al film di Giorgio DirittiVolevo nascondermi”.
Nelle cinque Regioni dove sono state disposte misure straordinarie di concerto tra Governo e Regioni”, Mario Lorini, Presidente dell’ANEC (Associazione Nazionale Esercenti Cinema) ha presentato al Governo la domanda per lo stato di crisi.
Questo clima di paura ed incertezza su quanto possa durare l’emergenza rischia di far chiudere molte sale cinematografiche in tutta Italia.
Concludo con le parole di Lorini:
È prevedibile il senso di attesa e di cautela, tuttavia l’esercizio cinematografico, che seguirà con attenzione gli sviluppi e che si adeguerà prontamente ad ogni determinazione utile e necessaria, si associa all’invito delle Istituzioni a mantenere la calma e ad approfittare delle possibilità di trascorrere il proprio tempo libero con serenità nei consueti luoghi di intrattenimento, dove si possono vedere numerosi film belli e interessanti. Restiamo ancorati alla realtà ma vogliamo dare un segnale di sicurezza e di tranquillità ad un Paese che deve reagire”.

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.