Collescipoli, la Jazzit Fest cambia pelle e si trasforma in “Civitates Collescipoli 2030 Borgo delle Arti”

TERNI – Torna a Collescipoli la Jazzit Fest con una nuova formula diffusa. Ieri sera nel corso della conferenza stampa è stato presentato “Civitates Collescipoli 2030 Borgo delle Arti” l’ambizioso progetto che pone la grande sfida di creare una comunità intraprendente quale primo grado di sviluppo per il territorio.

Il desiderio di tornare a Collescipoli era nell’aria già da un paio di anni. L’obiettivo stavolta è quello di superare l’evento in favore di un progetto più ampio. Non ci sarà più il grande festival come è stato fino al 2015, non più 400 musicisti in tre giorni, ma un flusso continuo di residenze artistiche di comunità che partiranno già dal prossimo fine settimana – 25, 26 e 27 giugno – quando nel borgo arriverà il primo gruppo con due musicisti e otto tecnici. “Dopo il covid abbiamo avuto l’esigenza di ripensarci. Uscire dalla logica dell’evento. Non c’è live, non c’è concerto, non sarà la Jazzit Fest che conosciamo” spiega Luciano Vanni. “Vogliamo rimettere in moto le energie locali per costruire da qui al 2030 un capitale civico fatto di accoglienza, beni, competenze, spazi, risorse e tempo. Non c’è gratuità dentro Civitates. Tutti investono, abitanti e musicisti che diventano interlocutori sociali di alto livello. Il principio è tanti che danno poco, affinché vengano generate risorse per tutti.”

A settembre la seconda residenza, quando nel borgo arriverà un numero maggiore di artisti, fra 30 e 50. A partire dal 2022 l’Organizzazione prevede residenze a cadenza mensile e fra tre anni la costituzione di una Fondazione di Comunità “una cassaforte di risorse nata da un patto di prossimità tra abitanti, professionisti e imprenditori per creare una nuova leva di sviluppo territoriale.” Oltre alla Fondazione, anche una Scuola Civica delle Arti a Collescipoli per far tornare gli spazi a nuova vita, con gli abitanti che se ne prendano cura.

“Tracceremo il pensiero degli abitanti di Collescipoli nei nostri confronti e sullo sviluppo del paese ogni sei mesi. In questa prima fase lavoreremo sul rapporto tra musicisti e abitanti per ricostruire la fiducia. Verrà fatto circolare un documento dove ogni residente del borgo può prendersi un impegno, in termini di tempo, spazio, ospitalità. Ma anche solamente un caffè. Per uscire dal guscio, per ritrovare il gusto di riaprire la porta di casa.”

Anche il vicesindaco e assessore alla Cultura, Andrea Giuli, è intervenuto alla conferenza stampa. “Uscire dalla logica dell’evento per costruire una sfida più ampia e avvincente può sembrare rischioso. Speriamo già dalla prossima settimana di piantare i primi semi in tal senso. Siamo dentro a questa avventura, dove ci affidiamo a Vanni. Noi faremo la nostra parte.”

Grande la sinergia anche con la Pro Loco di Collescipoli. “Siamo pronti” ha esordito il presidente Roberto Laurenzi. “Noi come Pro Loco e come Comunità dovremo meritarci la fiducia di coloro che guardano al bene comune. I tempi sono cambiati e ci hanno cambiati, ma siamo pronti.”

L’importanza dell’abbinamento fra turismo e cultura è stato sottolineato anche da Federico Pasculli, capogruppo del M5S, per valorizzare i piccoli borghi del territorio che meritano la giusta attenzione.

Un progetto quello di Civitates che potrà essere esportato e costituire una buona pratica. “Meno attenzione ai palchi e più attenzione alle persone e ai processi” conclude Vanni.

Sara Costanzi

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