Coronavirus: tutti su Internet, ma i provider resistono?

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La situazione attuale sta costringendo gli italiani a rivedere e cambiare radicalmente le proprie abitudini quotidiane. Tra chi lavora da casa in modalità smart working e chi, per ovvi motivi, non potrebbe farlo, il fattore comune che consente di far trascorrere le giornate più velocemente resta uno solo: Internet. La rete è infatti l’unica àncora alla quale potersi aggrappare durante le giornate di isolamento, per motivi professionali o per semplice intrattenimento. Di conseguenza in questi giorni sta salendo sempre più il numero di italiani connessi alla rete, facendo aumentare il rischio di “ingolfare” i servizi più gettonati, come quelli in streaming, ad esempio.
 
Tutti su Internet: dati e suggerimenti utili
Com’era prevedibile, nel giro di due settimane la rete è stata invasa da milioni di italiani, costretti a restare in casa dopo il recente decreto del Governo, allo scopo di limitare il più possibile le occasioni di contagio. L’assalto alla rete è stato registrato soprattutto nelle cosiddette “zone rosse”, ossia quelle regioni che per prime sono state colpite dal Coronavirus e che hanno registrato più contagi. In Lombardia e in Piemonte, infatti, il numero di connessioni è aumentato in maniera esponenziale, arrivando a un incremento di accessi a Internet pari al +50%. Anche i servizi di intrattenimento più gettonati dagli italiani hanno messo a segno delle percentuali da record: basti pensare a piattaforme di streaming come Netflix, ad esempio, ma anche ai motori di ricerca come Google, che ha visto un aumento delle query pari al +45% rispetto al mese di gennaio, seguito da Facebook che si è “limitato” a un +42%.
 
In una situazione di questo tipo, il cui termine purtroppo non è ancora ben chiaro a nessuno, diventa fondamentale avere a disposizione una connessione che sia performante. Ciò vale non solo per chi sta lavorando dalla propria abitazione, ma anche per chi ha figli in età scolare, che seguono quotidianamente le lezioni scolastiche da casa. Per non avere limitazioni sui dati di connessione può essere utile valutare le diverse offerte di internet illimitato per la casa proposte dagli operatori più noti; in questi casi, infatti, le tariffe a consumo in questi casi non si rivelano particolarmente vantaggiose e porterebbero a spese maggiori. Attenzione anche alla sicurezza sul web: i lavoratori in smart working, in particolare, dovrebbero curare questo aspetto per non correre rischi di alcun tipo.
 
I provider resistono?
Negli ultimi giorni è stato registrato qualche problema, ma si tratta di casi piuttosto isolati: alcuni utenti hanno infatti dovuto fare i conti con dei momenti di “connessione a singhiozzo”, e anche i server di servizi di streaming come Netflix hanno balbettato un po’. I provider, però, stanno cercando di reagire a questa situazione molto particolare, che porterà un traffico ancora più intenso nelle prossime settimane. Questo diventerebbe un problema piuttosto serio, non tanto per i portali dedicati all’intrattenimento e allo svago di cui abbiamo parlato poco prima, quanto piuttosto per le difficoltà che sorgerebbero in relazione alle modalità di lavoro agile.

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