PERUGIA – La ripresa epidemica ha imposto una rivisitazione delle strategie sanitarie adottate sinora dalla Regione Umbria. Da qui la decisione della Giunta regionale di prendere provvedimenti. Gli atti, tra cui il Piano di contenimento, sono stati illustrati stamani alla stampa dall’assessore regionale Luca Coletto, dalla presidente della Regione Umbria Donatella Tesei e dal direttore generale alla sanità Claudio Dario, presenti anche il Direttore alla protezione civile Stefano Nodessi, l’assessore regionale ai trasporti e protezione civile Enrico Melasecche e Giudo Bertolaso, consulente volontario della Regione.
“Dall’inizio della pandemia non ci siamo mai fermati – ha detto l’assessore regionale alla sanità Luca Coletto – ed ora, attraverso il Piano di Contenimento abbiamo individuato linee di indirizzo ed indicazioni operative che ci consentiranno in caso di peggioramento della situazione di modulare efficacemente la rete ospedaliera e le attività assistenziali del territorio attraverso una progressione organizzativa che ha al centro la sicurezza di pazienti e operatori, percorsi separati per Covid positivo/sospetto e non, dell’appropriatezza clinica e organizzativa nell’utilizzo dei posti letto e del personale. Questo perché la comunità umbra non può rimanere senza il sost4egno della sanità sul territorio”.
Per lo sviluppo dei posti letto di Terapia Intensiva si prevede di arrivare a 127, dedicandone 78 alla T.I. Covid e 49 alla T.I. generalista modulabili in relazione alle necessità. Lo stesso Decreto prevedeva la realizzazione di 62 posti letto di terapia sub-intensiva da realizzare nella dotazione delle discipline mediche e lo sviluppo li porta a 74 con incremento di ulteriori 12 rispetto alle disposizioni. E’ chiaro che lo sviluppo dei 127 posti letto di TI e dei 74 di terapia sub-intensiva è realizzato in maniera straordinaria non essendo ancora avviati i lavori previsti per la realizzazione strutturale e definitiva. Questa configurazione – ha sottolineato – può essere ulteriormente sviluppata nelle stesse strutture in relazione alla necessità legata all’emergenza e alla possibilità di ampliamento degli spazi da dedicare e del personale necessario. Nell’ambito del Piano di Contenimento si è inoltre provveduto ad individuare come Covid Hospital fra i DEA di I livello l’Ospedale di Spoleto prendendo in considerazione la situazione geografica, il numero di posti letto, la distanza da altri Ospedali e la specificità. Come Covid Hospital a minore intensità assistenziale è stato invece individuato l’Ospedale della Media Valle del Tevere in considerazione della geo-localizzazione della struttura, della possibilità di attuare la riconfigurazione strutturale in maniera celere, del possesso di una distribuzione spaziale che consenta di individuare aree indipendenti da adibire a spazi assistenziali per pazienti Covid positivi.
Il piano di IV livello quindi, che consentirà di gestire sia i pazienti covid che le altre attività, prevede infine l’assunzione di 222 unità di personale sanitario, tra cui 23 medici di varie specialità, 35 anestesisti, 116 infermieri e 48 OSS.