Dario Fo, nasce a Pesaro il museo dedicato al grande artista: con Marche ed Umbria un legame speciale

PESARO – Da circa un anno e mezzo è partita un’iniziativa promossa da intellettuali, giornalisti attori, cantanti e autori, volta alla creazione di un museo in onore di Dario Fo e Franca Rame; uno spazio per tramandare la memoria della coppia che ha lasciato un profondo solco nella storia del teatro e della letteratura del secondo Novecento. Fo aveva con la regione Umbria un rapporto intenso, profondo, viscerale, anche contrastato com’era nella sua indole di combattente dalle mille battaglie e polemiche. Per Fo l’Umbria era soprattutto una seconda casa, visto che a Santa Cristina, sulle colline di Gubbio, il figlio Jacopo ha creato la ‘Libera Università di Alcatraz’: e lì l’attore, poeta e drammaturgo ha trascorso lì lunghi periodi, con l’inseparabile moglie Franca, anche insegnando o presentando le sue opere.

Il progetto ha trovato una sua collocazione in realtà fuori dalla nostra regione, ossia la Rocca Costanza di Pesaro, nelle Marche, in omaggio allo stretto rapporto tra Dario Fo e la città nella quale ha lavorato per diversi anni: parliamo di una fortezza del XIII secolo collocata a ridosso del centro storico, commissionata da Costanzo Sforza. L’accordo era già nell’aria da tempo, con un primo accordo del 14 dicembre 2021 in merito a un piano strategico per il futuro di Rocca Costanza.

Le cifre degli investimenti sono equivalenti a 2.350.000 euro ulteriori per il piano di riqualificazione della Rocca, derivanti dal Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” per consentire l’allestimento degli spazi espostivi e conservativi del Museo, che si aggiungono ai 5.400.000 euro già stanziati in precedenza; 3.600.000 euro, inoltre, arriveranno dall’Agenzia del Demanio, mentre 400.000 euro dal Comune di Pesaro. Una nuova realtà che fornirà anche spazi per eventi, ospitando, tra gli altri, parte delle attività del Rossini Opera Festival – manifestazione di forte richiamo in onore del grande compositore pesarese Gioachino Rossini – oltre all’Archivio di Stato, che qui troverà nuova sede.

Un’occasione di rilancio dell’immobile e di riqualificazione della città che si valorizza così con un ulteriore punto di interesse culturale, portando avanti il percorso e accogliendo le sfide che la vedranno Capitale italiana della Cultura nel 2024.

“Si tratta di un accordo strategico che permetterà di rigenerare uno dei contenitori più preziosi, ma allo stesso tempo complessi, della città”, ha illustrato il sindaco di Pesaro Matteo Ricci. “Uno spazio centrale della vita culturale pesarese, che ritrova forza e tornerà a splendere grazie alla sinergia tra Agenzia del Demanio, Ministero della Cultura e Comune di Pesaro. Rocca Costanza diventerà sede dell’Archivio di Stato e casa del Museo, dal richiamo internazionale, dedicato a Dario Fo e Franca Rame: una coppia straordinaria, punto di riferimento per il mondo della cultura, un esempio di impegno civile e politico”. E chiude: “è molto emozionante pensare che quello che fino a poco tempo fa era un luogo di reclusione, si trasformerà in uno spazio dove divulgare il genio e la creatività. Un punto di riferimento strategico per Pesaro Capitale italiana della Cultura 2024”.

 

 

Redazione Vivo Umbria: