Deruta, la ceramica e il bando della discordia a cui hanno risposto in 18: le ragioni del sindaco spiegate a Vivo Umbria

DERUTA – Vi ricordate la vicenda del bando indetto dal sindaco di Deruta, Michele Toniaccini, per la nomina “volontaristica” a direttore del Museo regionale della ceramica e della Pinacoteca comunale? Vivo Umbria se n’è interessata fin dalla prima ora, peraltro sulla scorta di quello che è diventato, per qualche giorno almeno, un caso nazionale.

Ci siamo chiesti: come è andata a finire? Lo abbiamo domandato in questa afosa domenica di luglio di buonora al sindaco. Bene: detto che sulla questione ciascuno può legittimamente avere la sua opinione, anche noi abbiamo la nostra e la esprimeremo a tempo debito, sottolineo la sorpresa piacevole di aver ricevuto risposta pressoché immediata dal primo cittadino di Deruta. Un bel modo, a prescindere, di amministrare gli interessi degli amministrati. Per questa consapevolezza istituzionale e per la cortese immediatezza,  lo ringrazio personalmente.

E ora entriamo nel merito. L’articolazione del sindaco Toniaccini soprattutto per una testata on line è indubbiamente ampia. L’argomento, del resto, lo merita. Noi di Vivo Umbria amiamo la correttezza dell’informazione sulle cose di cui ci occupiamo, per cui diamo integralmente conto di ciò che ci è stato risposto.

Il sindaco Michele Toniaccini

Il sindaco premette: “Deruta intende intraprendere una nuova fase economica, culturale e sociale dopo lo stop del Covid e lo fa a cominciare dal suo cuore pulsante, il Museo regionale della Ceramica e la Pinacoteca comunale che sono il simbolo del nostro territorio, che rappresentano un patrimonio culturale, storico e artistico unico nel loro genere. Questa Istituzione museale – prosegue il sindaco – è la più antica d’Italia per l’arte ceramica e vuole essere simbolo di una nuova partenza della città. Il Museo, dunque, anche in questo difficile momento, si riconferma un biglietto da visita di Deruta nel mondo, grazie a un percorso museografico organizzato cronologicamente dal medioevo ai giorni nostri, che ben documenta la maestria e la sapienza dei ceramisti che, nei secoli, hanno contribuito al prestigio derutese nel mondo. Non dimentichiamo inoltre che, il Museo, nel 1898 nacque come Museo per i lavoranti in maiolica a conferma dell’indissolubile e imprescindibile legame tra l’istituzione Museo e l’artigianato locale.

Il Museo è senza dubbio un gioiello di inestimabile valore da preservare, valorizzare, rendere ancor più polo attrattore, anche sotto il profilo turistico. Le nostre città hanno bisogno di riprendere la loro dinamicità e noi vogliamo farlo attraverso ciò che consideriamo una eccellenza. Il Museo è il nostro passato, presente e futuro. Il valore di un Museo sta nella nostra capacità di renderlo fruibile, vivo, ma anche di saperlo innovare. Ed è ciò che stiamo facendo. E’ da questa premessa che origina la volontà da parte mia e dell’Amministrazione Comunale tutta di dotare il Museo dei livelli minimi uniformi di qualità per l’accreditamento al Sistema Museale Nazionale”.

E ora il sindaco entra più nel merito del bando da lui indetto.

“E’ bene precisare che questa figura di direttore del Museo prima dell’avviso non esisteva, come non era mai stato redatto un regolamento del Museo che noi, invece, abbiamo istituito attraverso un Consiglio Comunale che si è svolto l’anno scorso per la prima volta all’interno dello stesso museo regionale della Ceramica. Credo che questi due elementi, già di per sé, rappresentino un forte cambiamento, siano un notevole passo avanti per la valorizzazione del nostro Museo testimoniando quanta attenzione e interesse riponiamo sul Museo stesso. Per noi rappresenta non solo un patrimonio della nostra comunità da tutelare e tramandare di generazione in generazione, ma anche un volano per lo sviluppo economico e la diffusione della cultura. E ancor prima è detentore della nostra identità”.

L’adesione ricevuta? Miche Toniaccini spiega ciò che è avvenuto alla chiusura del bando.

“L’avviso, voglio sottolinearlo, è perfettamente legale. Sono pervenute 18 domande da ogni parte d’Italia. Oltre ogni nostra aspettativa. Un successo, non per me o per la mia scelta politica, ma per Deruta e per il suo Museo. Le candidature, che sono di altissimo valore, saranno attentamente valutate da un’apposita Commissione, già nominata. Anche in questo caso personalità di tutto rispetto. La commissione sarà presieduta dal dottor Franco Cocchi, ampiamente conosciuto dalla comunità derutese, esperto d’arte e ceramologo, ci saranno poi la dottoressa Lucia Arbace, storico dell’arte e direttore del Polo Museale dell’Abruzzo, e il professor Fabio Marcelli, ricercatore e professore aggregato di Storia dell’Arte presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione all’Università degli Studi di Perugia”.

I tempi per la nomina e l’operatività del nuovo direttore si prefigurano peraltro brevi.

“La commissione si riunirà mercoledi 15 luglio – spiega infatti il sindaco – per dare seguito alla selezione dei candidati giovedi 16 luglio. Probabilmente entro la fine della prossima settimana avremo il nome del primo direttore del museo regionale della Ceramica. La figura  del direttore del Museo  costituisce un requisito obbligatorio  rispetto agli standard di qualità richiesti per i Musei in base alle norme e ai Decreti Ministeriali e alle disposizioni che stabiliscono anche il profilo e le competenze delle professioni museali. E’ funzionale a raggiungere quei requisiti minimi di qualità previsti dalla normativa per partecipare ai bandi nazionali ed europei finalizzati ad attrarre quelle risorse economiche che consentirebbero di avere le condizioni concrete per un rilancio e una promozione del nostro Museo Regionale della Ceramica ma anche le risorse economiche per un eventuale compenso di quella figura importante e strategica qual è il direttore. Vogliamo mettere a disposizione del direttore del Museo, un gioiello attraverso il quale potrà attrarre risorse economiche per soddisfare ogni esigenza come non era mai stato fatto in passato”.

Precisazioni opportune anche riguardo le responsabilità specifiche del nuovo direttore.

“Relativamente al livello di responsabilità – precisa Toniaccini – va evidenziato che le funzioni attribuite al Direttore scientifico, sono esclusivamente di natura tecnico-scientifica qualificata e non hanno natura gestionale né di rappresentanza, restando queste in capo al Sindaco e all’Amministrazione Comunale e al Responsabile dell’Area comunale  per quanto di competenza. Sono particolarmente soddisfatto che così tante persone abbiano manifestato interesse a dirigere questa prestigiosa realtà.  Una risposta chiara alle tante polemiche che a questo punto risultano inutili e soprattutto inopportune. In questi casi sarebbe opportuno informarsi e avere contezza della situazione prima di esprimere considerazioni che non troverebbero riscontro per la natura e la fattibilità. Siamo certi che il nuovo direttore sarà capace di dare quel contributo e quell’impulso di cui il Museo ha bisogno”.

Infine, l’augurio di buon lavoro che, viste le polemiche, non appare solo di circostanza.

“Al futuro direttore – dice il sindaco di Deruta – do fin da ora il benvenuto nella nostra città e al Museo della Ceramica e auguro un proficuo lavoro. E’ la gratuità dell’incarico che ha portato a criticare questa scelta, mi verrebbe da dire più sotto il profilo personale che non secondo un criterio oggettivo. Altri sindaci di qualunque schieramento politico, addirittura da quanto ho appreso da un intervento in Parlamento, hanno adottato questa stessa soluzione. In qualità di Sindaco avrei  potuto affidare questo prestigioso incarico di direttore del Museo della Ceramica ad personam, così come in passato è stato fatto con il conservatore tuttora operativo che svolge l’ incarico a titolo gratuito ma ho preferito la trasparenza. Deruta ha bisogno di riaccendere i motori in ogni suo ambito. Il Museo della Ceramica è noto in tutto il mondo. Rispetto al Covid, inoltre, l’Umbria ha dimostrato di essere una delle regioni più sicure. Siamo pronti ad accogliere i turisti, italiani e stranieri, e lo facciamo da questo Museo. Da qui voglio lanciare l’invito a venire nella nostra terra, a scoprirne le bellezze. A quanti già ci sono stati, a tornare, perché l’Umbria ha sempre qualcosa di nuovo da svelare. E il Museo della Ceramica è uno scrigno di rara bellezza”.

 Il discorso si ampia e si conclude sulle politiche cultrali intraprese dal Comune.

“Il Comune di Deruta -conclude il sindaco Toniaccini – in collaborazione con  altri Comuni dell’Umbria, ha comunque posto in essere ogni possibile azione per tutelare e aumentare  la qualità dell’offerta culturale e per attrarre le risorse necessarie, in primis con l’adesione alla rete museale del  circuito Terre & Musei dell’Umbria.  Agire in forma associata ha consentito senz’altro di realizzare un’economia di scala e di ottenere la diminuzione dei costi unitari dei servizi, delle attività e dei materiali necessari al funzionamento dei propri musei e l’incremento della qualità e quantità dei servizi offerti al pubblico dai singoli musei e dal circuito. Il Comune di Deruta, insieme agli altri Comuni aderenti alla rete, nell’attuale fase di rinnovo della convenzione per la gestione integrata dei servizi museali, sta predisponendo anche gli strumenti per la valorizzazione scientifica e culturale della rete oltre che per la parte strategica e di valorizzazione e promozione del circuito museale. In questo senso vanno anche le iniziative intraprese con AICC – Associazione Italiana Città della Ceramica, di cui il Comune di Deruta è Socio e Membro del Consiglio Direttivo, e con l’Associazione “La Strada della Ceramica in Umbria” di cui sono stato l’ideatore e per questo i colleghi Sindaci dei Comuni aderenti hanno voluto riconoscermi il ruolo di Presidente. Di questo avremo modo di approfondire in un’altra occasione, ma intanto posso anticipare che si tratta di un progetto che riunisce più città vocate alla ceramica e con cui si intende promuovere il territorio in modo integrato. In questa ottica di rilancio e qualificazione, voglio citare alcuni progetti che andremo ad inaugurare a breve e medio termine: il trasferimento della biblioteca specialistica all’ interno del Museo della Ceramica; l’apertura al pubblico della collezione De Lucchi e il completamento  dell’inventario patrimoniale del Museo Regionale della Ceramica”.

Segue il bilancio di giunta che non è propriamente aderente al nostro argomento, ma del quale rendiamo conto per chi vorrà approfondire, anche perché oggettivamente circostanziato.

“La Giunta Comunale, durante i mesi di lockdown, si è adoperata perché la città fosse pronta a tornare in pista. Abbiamo disposto una serie di provvedimenti a sostegno delle famiglie e delle aziende che hanno subito la chiusura forzata per effetto dell’emergenza sanitaria. Per la Tassa sui Rifiuti (TARI) per l’anno 2020 si applicheranno le tariffe 2019. E’ disposta una riduzione del 100%  in favore dei titolari di utenze non domestiche per il periodo di chiusura forzata ed è stato previsto anche una ulteriore riduzione del 15% per i mesi successivi alla riapertura per sostenere la ripartenza delle aziende stesse.  Rimangono valide tutte le riduzioni da regolamento, fra le quali, ad esempio, l’esenzione per le utenze domestiche intestate ad ultrasessantacinquenni con ISEE inferiore a 10.632,95€.  L’IMU è stata riformata: dal 2020 accorpa lMU e TASI. Le scadenze rimangono invariate. Tuttavia in sede di prima applicazione dell’imposta, la prima rata da corrispondere (abolita per il settore turistico) è pari alla metà di quanto versato a titolo di IMU e TASI per l’anno 2019, comprensiva quindi di tutte le agevolazioni eventualmente godute nel 2019. Per la TOSAP, in via straordinaria, il Comune ha disposto l’esenzione totale dal pagamento per l’intero 2020, per le imprese di pubblico esercizio. Abbiamo integrato risorse economiche a quelle pervenute dal Governo per i buoni spesa. Abbiamo predisposto la sospensione prima ed il rimborso poi delle quote pagate dai cittadini per i servizi a domanda individuale non goduti. Ho voluto fortemente proporre alle aziende del territorio la costituzione di un Comitato degli Artigiani. Una proposta molto apprezzata tanto che ha ricevuto 64 candidature, un risultato straordinario, mai raggiunto neppure in precedenza con il consorzio che aveva raggruppato 46 aziende. Il Comitato è stato pensato anche per contribuire alla promozione del territorio attraverso un rilancio turistico che dovrà essere portato avanti in sinergia con l’amministrazione comunale e gli stessi operatori del settore. Il prossimo passo sarà la convocazione di una riunione per eleggere il direttivo e le figure rappresentative del comitato. Affideremo agli studenti del liceo artistico il compito di realizzare le bozze per il logo del comitato degli Artigiani. E proporremo una Mostra dei pezzi più prestigiosi e rappresentativi delle aziende del comitato che si svolgerà all’interno del museo regionale della ceramica nell’area riservata agli eventi temporanei. Abbiamo ricevuto la disponibilità gratuita della Rocca Paolina di Perugia per esporre la nostra tradizione artistica. Al Comitato degli Artigiani sarà assegnato un locale come ufficio di segreteria e un luogo adeguato per convocare gli incontri. Ringrazio sentitamente tutti gli artigiani derutesi per la disponibilità e la collaborazione in modo particolare coloro che hanno scelto di aderire al Comitato degli artigiani.  Anticipo solo che sul fronte del turismo riparte il progetto Expirit con una serie di attività previste dal progetto”.

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.