Dj-set per immergersi a tempo di musica nella “Perugia Underground”

PERUGIA – C’è. E’ di un fascino indescrivibile. Non tutti, però, la conoscono davvero. Nemmeno alcuni di quelli che ci vivono. E’ la Perugia che ci sta sotto i piedi. Interessante, dunque, oltre che originale quella che potremmo battezzare l’Operazione-Belladonna. Ecco di cosa si tratta. Il disc-jockey perugino Luca Belladonna regalerà alla sua città un’altra produzione, dopo quella in Piazza IV Novembre, a ritmo di musica per “avvicinare – si legge nella nota stampa – soprattutto i più giovani alla Perugia sotterranea attraverso le proprie produzioni artistiche nelle location più suggestive”.

Si chiama Dj-set “Perugia Underground”  e Belladonna che ha già iniziato le riprese per realizzare un documentario musicale abbinando la musica contemporanea alle peculiarità  etrusche prima e romane poi, senza dimenticare le vestigia medievali.
“Venerdì scorso il primo Dj-set tra le vie dove le case della nobiliare famiglia Baglioni vennero fatte inglobare in modo punitivo dal papa Paolo III in un’autentica fortezza.

“Si tratta di un modo assolutamente originale – spiega Luca Belladonna – di far conoscere ai più il sottosuolo della città, consentendo oltretutto ai più giovani, di rafforzare in qualche modo la propria identità a livello di origini e cultura. Faremo vedere la storia di Perugia a ritmo di generi musicali che accompagnano i loro tempi per trasportarli in quelli passati”.

Il progetto ha ottenuto per la sua mission il patrocinio della Provincia e del Comune di Perugia. Prevede che le riprese e i relativi abbinamenti musicali si protrarranno fino ai primi di aprile: le telecamere indagheranno anche i segreti del Museo Capitolare dell’Isola di San Lorenzo, i sotterranei di Palazzo della Penna, il Pozzo Etrusco, la stanze più nascoste dell’Ipogeo dei Volumni e la Tomba dei Cai Cutu, i Conservoni di Monte Pacciano alto e basso, l’Ipogeo di San Manno, l’oratorio della Chiesa del Gesu e le sale del Cerp della stessa Rocca Paolinafamiglia Baglioni vennero fatte inglobare in modo puntitivo dal papa Paolo III in un’autentica fortezza: suoni moderni tra mura antichissime, con giochi di luce e colore ad impreziosire il tutto. “Si tratta di un modo assolutamente originale – spiega Luca Belladonna – di far conoscere ai più il sottosuolo della città, consentendo oltretutto ai più giovani, di rafforzare in qualche modo la propria identità a livello di origini e cultura. Faremo vedere la storia di Perugia a ritmo di generi musicali che accompagnano i loro tempi per trasportarli in quelli passati”. Sì, perché il progetto, che ha ottenuto per la sua mission il patrocinio della Provincia e del Comune di Perugia, prevede che le riprese e i relativi abbianamenti musicali si protrarranno fino ai primi di aprile: le telecamere di uno staff di assoluto livello professionale indagheranno anche i segreti del Museo Capitolare dell’Isola di San Lorenzo, i sotterranei di Palazzo della Penna, il Pozzo Etrusco, la stanze più nascoste dell’Ipogeo dei Volumni e la Tomba dei Cai Cutu, i Conservoni di Monte Pacciano alto e basso, l’Ipogeo di San Manno, l’oratorio della Chiesa del Gesu e le sale del Cerp della stessa Rocca Paolina.

Redazione Vivo Umbria: