Donatella Porzi: “Serve un progetto specifico per il brand Assisi”

PERUGIA – Un brand per Assisi. Specifico e adeguato alla capacità attrattiva della città che da sola fa quasi il 30 per cento delle presenze totali regionali. La richiesta è stata avanzata dalla consigliera regionale, Donatella Porzi (Pd) che ritiene completamente insufficiente “il progetto pilota denominato ‘Assisi primo centro storico libero da auto’, inserito nelle linee guida del Recovery plan regionale”.

Porzi ha così presentato una mozione che “impegna la presidente della giunta regionale a redigere un progetto di valorizzazione del territorio assisano, da inserire nel Pnrr Umbria 2021 – 2026, coinvolgendo le associazioni degli albergatori, dei ristoratori e dei commercianti, al fine di promuovere il brand della destinazione Umbria e il messaggio di San Francesco in Italia e all’estero. Assisi – spiega Porzi – nel 2019 ha segnato 1,2 milioni di presenze ed oltre 4 milioni di posti letto tra alberghiero e extralberghiero. Solo ad Assisi, infatti, prima del Covid-19, erano attivi 82 esercizi alberghieri e 503 strutture extra alberghiere, molti dei quali rischiano di non riaprire. Grande importanza ce l’hanno le presenze dagli Stati Uniti, sempre numerose.

Con la pandemia il settore turistico è in ginocchio, soprattutto nei territori in cui questa vocazione è più accentuata. Molti albergatori, commercianti e ristoratori sono disperati e chiedono a gran voce interventi economicamente più significativi. La città di Assisi, negli anni, ha messo in campo una serie di iniziative e destinato una parte del proprio bilancio comunale al rilancio del turismo. Tali azioni, hanno bisogno di un sostegno sostanziale della Regione Umbria con l’impegno di adeguate risorse finanziarie per tentare di invertire il trend negativo e rilanciare con forza il messaggio che l’Umbria è la terra di San Francesco. La città di Assisi è storicamente protagonista – spiega Donatella Porzi – di innumerevoli iniziative laiche e religiose che, anche grazie all’importante azione del Sacro Convento, qualificano e diffondono i valori di San Francesco nel mondo con una innegabile ricaduta in termini di turismo per l’intero territorio regionale. Tale sforzo organizzativo ricade ed incide principalmente sulle casse comunali di Assisi, che beneficia in modo non organico e programmato di eventuali contributi speciali erogati di volta in volta dalla Regione Umbria”.

“Ecco dunque – conclude Porzi – che per consentire una ripartenza efficace occorrerà un progetto specifico di valorizzazione del territorio assisano con il protagonismo di tutti i soggetti coinvolti nel brand ‘Assisi'”.

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