E il prog è servito con Jerry Cutillo e gli Arti & Mestieri

Ha preso il via ieri sera la 4 giorni di musica progressive rock proposta dall’associazione Trasimeno Prog, il Trasimeno Prog Festival 2° edizione.

Purtroppo nella tarda mattinata di ieri gli organizzatori hanno comunicato via social l’annullamento del previsto concerto del Patrizio Fariselli Area Open Project a causa di un’indisposizione del maestro Fariselli.

In ogni caso, come recita un vecchio adagio, “The show must go on”, anche se notevole è il dispiacere per l’accaduto e ci si augura che il musicista possa superare questo momento; certo il presidente Sordi e l’organizzazione in generale avevano previsto per il pubblico della prima serata del festival la riproposizione del concerto giapponese del 2019 dove s’erano avvicendati sul palco prima gli Arti & Mestieri e poi gli Area Open Project, ma è andata diversamente. Tutto ciò non ha però fatto calare l’aspettativa per l’inaugurazione del festival.

La serata è stata introdotto da Daniela Barra che dopo un saluto al pubblico presente ha introdotto prima il segretario dell’associazione e poi il presidente Massimo Sordi.

Ha preso il via il festival con l’esibizione di Jerry Cutillo; il multistrumentista sannita ha offerto una bella performance da one man show, destreggiandosi tra chitarre, tastiere e flauto deliziando i presenti con i brani provenienti in particolare dai suoi ultimi due lavori, “Giordano Bruno” e “Nine witches under a walnut tree” più alcuni assaggi dal prossimo album “Tesla”.

Si è poi passati al momento letterario della serata con la presentazione di due libri sulla musica; intervistati da chi scrive: sul palco sono saliti prima Max Prog Polis per presentare il suo lavoro “Storie di prog me, rinascimento” e successivamente lo scrittore siciliano Pietro Scuderi per raccontare la sua particolare visione dell’indimenticato Frank Zappa con la sua opera, “Gli approdi sinfonici di Frank Zappa”.

Quindi il via alla spettacolare performance del quintetto torinese degli Arti & Mestieri. Il gruppo ha dimostrato, se mai ce ne fosse ancora bisogno,  di rappresentare una tra le eccellenze del jazz rock, mescolato al prog, come ha spiegato tracciando il loro percorso musicale, il leader Furio Chirico presentando gli ultimi brani proposti.

Da rimarcare la straripante potenza musicale del batterista, che instancabilmente tra le prove ed il concerto non so più quanto tempo ha passato dietro ai tamburi,  che ha offerto una prova davvero notevole assieme ai suoi compagni di viaggio.

Il bassista Roberto Puggioni, cuore pulsante insieme al leader della ritmica; il chitarrista Marco Roagna, da poco rientrato nel gruppo, che ha offerto dei soli pregevoli; il tastierista Piero Mortara che ha tessuto le trame armoniche della serata e si è prodotto in un’apprezzata esibizione alla fisarmonica e per ultima la nuova arrivata, la violinista Livia Hagiu, che è sembrata già perfettamente in sintonia con gli altri.

Dopo aver donato al pubblico un repertorio, rigorosamente strumentale, con brani quali “Finisterre”, “Alter ego”, “In cammino”, “Positivo / negativo”, “Valzer per domani” e l’immancabile “Gravità 9.81”, il gruppo ha chiuso la serata con un omaggio a Frank Zappa eseguendo uno tra i brani storici del musicista italoamericano, rivisitando la splendida “King Kong”.

E stasera la seconda giornata con i “Sintonia Distorta”, il gruppo lodigiano che ha accolto nelle sue fila il primo bassista di PFM, Giorgio “Fico” Piazza, i “Semiramis” di Paolo Faenza ai quali per un brano si aggiungerà la prima voce de “Il Rovescio della Medaglia” Pino Ballarini, ed infine i ragazzi de “Il Bacio delle Medusa” con lo special guest Lino Vairetti.

Ed a proposito del musicista napoletano verrà inoltre presentato il libro di Franco Vassia “l’uomo, Sulle note di un veliero”, dedicato a lui ed al gruppo Osanna.

Come al solito durante tutta la giornata la Fiera del disco per gli appassionati in Piazza Gramsci, attiva già dalla mattinata.

Alfredo Buonumori: Perugino, diploma di maturità classica, commerciante per una ventina d’anni, da sempre appassionato di musica (tutta quella bella), ma il cuore batte più forte per il progressive rock, il primo amore, e per il jazz. Dal 2019 fa attivamente parte di un’associazione culturale-musicale che si occupa della diffusione della musica progressive rock.