Ecco la stagione 2022-2023 del Lyrick, la bella dimora per tutte le arti: 24 gli spettacoli in cartellone

ASSISI – Il direttore artistico Paolo Cardinali ha impresso ormai da anni al Teatro Lyrick di Assisi l’immagie di un contenitore poliedrico, mutante, sorprendente. Cuore, nel cuore d’Italia, di arti multiformi. Che qui convergono convinte della piacevolezza di un’accoglienza intelligente, in alcuni casi persino amichevole. Al punto che, pur in tempi davvero difficili per le Compagnie private che costituiscono pur sempre il 70 % del fatturato complessivo, si è trovato un accordo con la filosofia del “venirsi incontro” con pretese contenute pur nella rilevanza di alcuni allestimenti nell’aspettativa che se ci sarà un dividendo iportante ci si metterà d’accordo. Quello dei costi, infatti, è un discorso che di questi tempi non può essere eluso.

Per questo nella presentazione di stamani al Palazzo della Provincia di Perugia, c’erano il sindaco di Assisi, Stefania Proietti, e l’assessore alla Cultura, Veronica Cavallucci, a ribadire la assoluta convinzione dell’importanza dell’offerta culturale che il Lyrick deve garantire, la qualità delle proposte che non può essere che crescente e unica in ambito non solo regionale, dall’altra nell’invitare il pubblico a dare con la sua presenza un sostegno concreto a questo forzo organizzativo che, in soldoni, significa per la pubblia amministrazione accollarsi tutte le spese, con aumenti delle bollette annessi, della gestione del Teatro per evitare aumenti nei biglietti che solo in un caso,  quello del mega musical “Mamma mia!”, andrà dai 30 ai 57 euro, metre il prezzo medio di tutti gli altri spettacoli in cartellone sarà tra i 25 e i 38 euro. Facilitazioni importanti, poi, saranno riservate ai giovani, tipologia di pubblico al quale sindaco, assessore e direttore artistico guardano con estrema attenzione e con grandi aspettative.

Nell’intervista che segue a Paolo Cardinali, le parole e il tono con cui vengono pronuncite  testimoniano l’entusiamo con cui l’associazione culturale ZonaFranca ha lavorato all’elaborazione di questa Stagione composta da 24 spettacoli che spazieranno come tradizione dalla commedia brillante al musical, dalla danza classica e contemporanea all’operetta, a momenti di riflessione con originali monologhi e concerti all’insegna della musica italiana.

Quest’anno più che il solito slogan, Paolo Cardinali ha preferito una frase, celebre, di Gigi Proietti: “Benvenuti a teatro, dove tutto è finto ma niente è falso“.

 

 

IL PROGRAMMA

E ora il programma nella sua stesura integrale così come lo hanno definito e descritto gli organizzattori di Zonafranca.

Si inizia il 5 novembre con Gospel Connection Mass Choir in Concert, atteso concerto della “Gospel Connection”, consueto raduno annuale che si terrà dal 3 al 6 novembre e che quest’anno giunge alla sua 20esima edizione. Per l’occasione, insieme al pastore Ron Howard, arriveranno ad Assisi docenti rinomati degli Stati Uniti d’America come Trini Massie, Timothy Reddik, Nikki Porter e il pastore Keith Moncrief.

L’8 e il 9 novembre torna in scena il “musical dei record”, Mamma mia! per la regia di Massimo Romeo Piparo che vedrà in scena Luca Ward, Clayton Norcross, Sergio Muniz e Sabrina Marsciano, un cast di oltre trenta artisti di grande talento e l’orchestra dal vivo diretta dal maestro Emanuele Friell. La storia al centro della commedia musicale più celebre degli anni 2000 brilla per romanticismo, coraggio, anticonformismo e divertimento: tra le bellezze di un’isoletta greca del Mar Mediterraneo la giovane Sofia sta organizzando il suo matrimonio. Ma prima di vivere il suo sogno d’amore, fa di tutto per realizzare il suo più grande desiderio: essere accompagnata all’altare dal padre che non ha mai conosciuto. Per questo chiama sull’isola i tre fidanzati storici di sua madre Donna, per scoprire chi di loro è l’uomo giusto.

In occasione del suo centenario, il 17 novembre arriva Il Paese dei campanelli di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, l’operetta italiana più famosa, che vedrà protagonista la compagnia Corrado Abbati. Un canovaccio fantasioso con un tocco di esotismo, un variopinto e immaginario villaggio fiabesco, i colorati i costumi dei protagonisti ed una elegante e garbata drammaturgia, sono i punti di forza di questa edizione del centenario.  La storia ci porta su un’immaginaria isola olandese dove sopra ad ogni casa c’è un piccolo campanile con un campanello. Secondo la leggenda, questi campanelli suonano ogni volta che si verifica un tradimento e a seminare il disordine nel tranquillo paese arriva una nave di marinai. In 100 anni è cambiato tutto e non è cambiato niente: il dilemma tra amore coniugale ed extra coniugale è eterno, gli equivoci di una sana commedia che divertono il pubblico senza malizia sono sempre gli stessi, da Plauto in poi. Cent’anni fa a suonare erano i campanelli, oggi i telefoni cellulari.

Il 25 novembre Dodi Battaglia e le sue chitarre saranno i protagonisti di Nelle mie corde, un racconto in musica, quella dei Pooh, ma non solo, e di tanti successi di uno dei chitarristi più apprezzati d’Italia. Un dialogo intimo e divertente (a volte fino all’irriverenza) fra Dodi e le sue “compagne di viaggio” che per tutta la sua vita artistica lo hanno seguito in sala d’incisione e sul palco. Un atto d’amore dove alla bellezza degli strumenti e dei loro suoni, si alternano cenni storici, aneddoti, retroscena e immagini inedite, pubbliche e private, legati a questo lungo percorso in loro compagnia. Regia di Fausto Brizzi.

Cristina Pensiero

Il 2 dicembre appuntamento con la commedia musicale La grande occasione… chissà se va di Maria Carla Rodomonte, anche in scena con Fioretta Mari, Stefano Masciarelli, Mimmo Mignemi, Giovanna Cappuccio, Daniele Derogatis, Ida Elena De Razza, Pamela Lacerenza, Cristina Pensiero, Giuditta Sin, Matteo Tugnoli e nove danzatori, per la regia di Marco Simeoli e drammaturgia di Claudio Pallottini.  La storia ci parla di una grande compagnia di varietà contemporaneo che si trova a vivere “una grande occasione” perché un noto uomo politico, nonché ministro dello spettacolo e in odore di premierato, si è innamorato della prima donna della compagnia. Se lei si concedesse, il futuro di tutto il gruppo teatrale diventerebbe assai più roseo e più ricco di successo e anche in risorse economiche. Peccato, però, che la prima attrice sia innamoratissima del primo attore della compagnia.

Parsons Dance 2019

L’8 dicembre spazio alla danza con la Parson Dance di David Parsons, la rinomata compagnia americana amata dal pubblico per la sua danza atletica e vitale che trasmette gioia di vivere. Caposaldo della danza post-moderna made in Usa, che incarna alla perfezione la forza dirompente di una danza carica di energia e positività, acrobatica e comunicativa al tempo stesso.

Il 17 dicembre Katia Ricciarelli, Pino Quartullo, Caudio Insegno e Nadia Rinaldi saranno i protagonisti della commedia brillante in due tempi Riunione di famiglia. Una sera, Massimiliano riunisce suo fratello Beniamino e sua sorella Fanny poco prima di una cena con la madre: i tre hanno gravi problemi economici e nessuno di loro è più in grado di mantenerla. L’unica soluzione è sopprimerla. La mamma suona alla porta. Si convincono: molto sonnifero nel suo cocktail preferito ed è fatta. Ma la «genitrice», irresistibile e divertente, confida ai figli di non aver vissuto a pieno la propria vita per colpa loro. D’ora in poi la sua esistenza dovrà essere più libera da legami e senza limiti. Come finirà questo crudele regolamento di conti?

Il 26 dicembre il Russian Classical Ballet diretto da Evgeniya Bespalova e Denis Karakashev porta in scena Lo schiaccianoci, balletto in due atti basato sulla fiaba “Lo schiaccianoci e il re dei topi” di E.T.A. Hoffmann che rimanda al pubblico la storia di una ragazza che sogna un principe. Una storia che attiva l’immaginazione in ognuno di noi, portandoci nel regno della fantasia e regalandoci un momento imperdibile e indimenticabile.

Dopo essersi esibito in più di 50 paesi in veste di illusionista, Erix Logan torna in tournée in Italia e arriva al Lyrick il 28 e il 29 dicembre con The Disillusionist™, accompagnato dalla voce di Sara Maya. Tra tecnologie di ultima generazione, effetti speciali e il canto live del soprano, preparatevi a stravolgere la vostra idea sull’arte dell’illusione. Non un nuovo spettacolo, ma un modo diverso e innovativo che sovverte l’abituale concetto di magic show. Una nuova esperienza in cui gli effetti magici diventano metafora per svelare le illusioni della realtà quotidiana.

Il 2023 si aprirà sotto il segno del musical il 5 gennaio con La Bella e la Bestia. Una rosa per una vita, scritto e diretto da Simona Paterniani, anche interprete del ruolo femminile principale. La storia narra del Principe Adam, della Principessa Francoise e del loro grande amore. Grande amore che purtroppo sarà interrotto dal Dio dei boschi che con un incantesimo trasformerà il Principe in una orribile Bestia. Una favola ricca di effetti speciali e densa di emozioni. Si ride (tanto), ci si commuove e ci si emoziona continuamente.

Il 12 gennaio si sogna con un viaggio mozzafiato attraverso l’Asia, sospeso tra danza e arte circense che continua a richiamare il pubblico di tutto il mondo con dalai nuur – Suggestioni d’Oriente, spettacolo unico nel suo genere con suoni divini, giochi di luci e oltre cinquecento splendidi costumi, impreziositi da gemme, oro e broccato. In scena tutta la magia e il fascino del lontano Oriente.

Il 18 gennaio ancora musical con la compagnia della Rancia diretta da Saverio Marconi in Grease che con la sua colonna sonora elettrizzante da “Summer Nights” a “You’re the One That I Want” e le coreografie irresistibili, piene di ritmo ed energia, ha fatto innamorare (e ballare) intere generazioni, ed è stato capace di divenire fenomeno pop, sempre più vivo nella nostra estetica quotidiana, con personaggi diventati vere e proprie icone generazionali: un gruppo coinvolgente, capitanato da Danny Zuko (Simone Sassudelli), il leader dei T-Birds, innamorato di Sandy (Francesca Ciavaglia), la ragazza acqua e sapone come Sandra Dee e Doris Day, che arriva a Rydell e, per riconquistare Danny dopo un flirt estivo, si trasforma diventando sexy e irresistibile. Insieme a loro, l’esplosivo Kenickie, la ribelle e spigolosa Rizzo, i T-Birds, le Pink Ladies, gli studenti dell’high school più celebre e un particolarissimo “angelo”.

Il 25 gennaio sarà la volta di Casanova Opera Pop, musical di Red Canzian. Il kolossal di teatro musicale ambientato nella Venezia del ‘700 e dedicato a uno dei personaggi italiani più noti al mondo, Giacomo Casanova, in un’età intorno ai 35 anni, al rientro dall’esilio e strenuo difensore di Venezia dai giochi di potere che la vorrebbero venduta allo straniero. Sul palco 21 performer, 2 ore di musica e 35 brani cantati dal vivo. Il tutto sullo sfondo di scenografie immersive e scelte stilistiche innovative.

Lasciate ogni menata voi che entrate è il titolo del monologo teatrale di e con Maurizio Lastrico del 4 febbraio in cui l’interazione con il pubblico gioca un ruolo fondamentale. Ruolo cardine nello spettacolo, lo hanno i suoi celebri endecasillabi “danteschi”, che mescolano il tono alto e quello basso, raccontando con ironia incidenti quotidiani, di una sfortuna che incombe, di un caos che gode nel distruggere i rari momenti di tranquillità della vita. Proporrà inoltre le sue storie condensate, in cui la sintesi e l’omissione generano un gioco comico di grande impatto.

Quattro attori, quattro ballerine e l’orchestra dal vivo per Van Gogh Cafè scritto e diretto da Andrea Ortis, nuovo spettacolo ancora in allestimento che toccherà anche Assisi il 16 febbraio.

Dopo il grande successo dello scorso anno, prosegue la messinscena del musical Pretty Woman, al teatro Lyrick il 22 febbraio. Scritto da Garry Marshall e J.F. Lawton (regista e sceneggiatore originale della pellicola) si avvale di una colonna sonora unica, che unisce canzoni pop e romantiche composte da due autori d’eccellenza: Bryan Adams e Jim Vallance. Sul palco l’indimenticabile storia della giovane squillo Vivian Ward e del ricco e affascinante uomo d’affari Edward Lewis che nel film furono interpretati da Julia Roberts e Richard Gere.

Massimo Ghini e Paolo Ruffini insieme in scena il 28 febbraio con Quasi amici, dall’omonimo film di Eric Toledano e Olivier Nakache, con adattamento e regia di Alberto Ferrari. Una storia importante, di quelle che meritano di essere condivise e raccontate. Un uomo molto agiato, intelligente, affascinante, che vive di cultura e con la cultura vive, che si muove e conquista e soddisfa il proprio ego narcisistico con il cervello più̀ che con il corpo. E un altro uomo che entra ed esce di galera, sin da ragazzino, con una sua intelligenza vivace e una cultura fatta sulla strada e nei film di serie b, che ha visto. Questi due uomini si incontrano per un caso e questo caso farà̀ sì che diventino uno per l’altro indissolubili, l’uno indispensabile alla vita dell’altro e lenitivo alla ferità fatale che ognuno ha dentro di sé. Non lo sanno ma possiedono un dono che ognuno può̀ donare all’altro: la leggerezza.

Il 3 marzo c’è L’erba del vicino è sempre più verde, scritto, diretto e interpretato da Carlo Buccirosso.  Mario Martusciello, funzionario benestante di banca, da tempo in aperta crisi matrimoniale con sua moglie, si è rifugiato da alcuni mesi in un moderno monolocale, vivendo un momento di profonda depressione e insoddisfazione. In continua spasmodica ricerca di libertà, di cambiamenti, di nuove esperienze di vita e di un’apertura mentale nuova, Mario guarda il mondo e le persone che lo circondano alla stessa stregua di un fanciullo smanioso di cimentarsi con le attrazioni più insidiose di un immenso parco giochi, cui non ha mai avuto l’opportunità di poter accedere.

The Magical Mistery Story è il titolo dello spettacolo dei The Beatbox dedicato alla storia ed alla musica dei Beatles. Attraverso le canzoni, i racconti del conduttore e giornalista musicale Carlo Massarini, nell’arco di due ore l’11 marzo andremo a conoscere e rivivere l’incredibile avventura dei Beatles, e di come abbiano cambiato il corso della musica odierna con le loro indimenticabili canzoni.

C’è un luogo magico in cui la realtà incontra e supera la fantasia, un posto in cui la follia è un modo di sentire la vita: è La fabbrica dei sogni di e con Sal Da Vinci, al Lyrick il 16 marzo. Lo spettacolo, che segue l’esempio dei musical americani in grande stile, racconta la storia di un cantautore dimenticato dal mondo, che vive in un manicomio abbandonato e fatiscente prossimo alla demolizione. Eppure, è quella la sua casa, il luogo in cui è cresciuto e in cui hanno preso vita le canzoni, L’artista “pazzo” e sognatore immagina di trasformare le vecchie mura in cui abita in una casa di cura che possa accogliere i reietti della società e dar loro la possibilità di realizzare le loro aspirazioni.

Il 19 marzo la geniale fiaba Il Mago di Oz, tratta dal libro di L. Frank Baum, verrà proposta sottoforma di family show in una chiave scenica del tutto originale: il linguaggio del musical e del circo contemporaneo che si fondono in una nuova dimensione. Un cast di 25 artisti in scena, composto da cantanti, danzatori e alcuni tra i maggiori acrobati del circo contemporaneo mondiale nella messinscena di uno spettacolo esaltato dall’originale animazione, grafiche in 3d, effetti speciali e costumi fantasmagorici realizzati dal team di creativi della Romanov Arena.

Il 23 marzo il Balletto di Milano si cimenterà in Notre Dame de Paris, nuovo balletto in due atti su musiche di autori vari, liberamente ispirato al romanzo di Victor Hugo che, nella Parigi del 1482, ha come protagonista Quasimodo, il campanaro gobbo della cattedrale, perdutamente innamorato della zingara Esmeralda. La coreografia è di Stephen Delattre, direzione artistica di Carlo Pesta.

Il 28 marzo con Solo – The legend of quick-change il one man show Arturo Brachetti condurrà il pubblico non solo nell’arte del trasformismo, che lo ha reso celebre in tutto il mondo, ma anche in un viaggio nella sua storia artistica, attraverso le altre affascinanti discipline in cui eccelle: grandi classici come le ombre cinesi, il mimo e la chapeaugraphie, e sorprendenti novità come la poetica sand painting e il magnetico raggio laser. In “Solo” Brachetti apre le porte della sua casa, fatta di ricordi e di fantasie. Una casa senza luogo e senza tempo, che esiste dentro ognuno di noi.

A chiudere il sipario sulla stagione sarà L’amaca di domani, considerazioni in pubblico alla presenza di una mucca di e con Michele Serra, per la regia di Andrea Renzi. La data è da definire perché Serra farà parte della squadra di Fazio a Che Tempo Che Fa e dunque è facile immaginare un giorno di inizio settimana. Quello che è certo, è il fatto che rinviato per la pandemia, ora al Lyrick risuoneranno le parole, con le loro seduzioni e le loro trappole, protagoniste di questo monologo teatrale comico e sentimentale, impudico e coinvolgente nel quale Michele Serra apre allo spettatore la sua bottega di scrittura. Le persone e le cose trattate nel corso degli anni – la politica, la società, le star vere e quelle fasulle, la gente comune, il costume, la cultura – riemergono dal grande sacco delle parole scritte con intatta vitalità e qualche sorpresa.

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Prevendite su circuito TicketItalia

Sito ufficiale www.teatrolyrick.com

 

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