Ente Rinascimento di Acquasparta: Raffaella Raggi è la nuova presidente

ACQUASPARTA – L’ Ente che organizza la Festa del Rinascimento di Acquasparta il grande evento insieme alle tre contrade che rievoca i fasti del mecenate Federico Cesi, ha  rinnovato il suo direttivo e cariche dirigenziali: (Porta Vecchia) Riccardo Gubbiotti, Guido Morichetti, Paolo Boninti; (San Cristoforo) Alessandro Fogliani, Daniela Bianchi, Daniele Liti; (Ghetto) Raffaella Raggi, Rossano Pastura, Chiara Oddi. Presidenti delle tre contrade: (porta vecchia) Luciano Manni; (san Cristoforo) Amedeo Amadori; (Ghetto) Amedeo Tondi. Membri onorari dell’ Ente: Don Alessandro Fortunati, Simona Manni  Simonetta Corallini. Le nuove cariche: (Presidente) Raffaella Raggi. (Vice Presidente) Riccardo Gubbiotti, (Segretaria) Vanessa Croccolino, (Tesoriere) Chiara Oddi.
Questa edizione 2020 si svolgerà dal 6 al 21 giugno. Taverne aperte tutte le sere dalle ore 19; spettacoli in piazza, cortei storici, convegni, conferenze, mostre, giochi rinascimentali equestri,  degustazioni e visite guidate.
Centro degli eventi il Palazzo Cesi e il centro storico. Tutto in omaggio a Federico Cesi (nato a Roma il 26 febbraio del 1585 e morto in Acquasparta il 1 agosto del 1630) la sua corte e ai suoi accademici: Anastasio De Filis,  Francesco Stelluti, Johannes Van Heek, Galileo Galilei.
La cittadina oltre al Palazzo Cesi sede dell’ Universita’ e numerosi edifici di pregio, annovera la Chiesa di Santa Cecilia dove e’ situata la cappella della famiglia Cesi dove e sepolto lo stesso Federico e i suoi avi. L’ edificio dedicato alla patrona della citta’ e’ situato nel cuore del centro storico, a pochi passi dal Palazzo. Risale al XII secolo circa. Mentre la cappella Cesia fu fatta costruire da Isabella Liviani Cesi bisnonna di Federico nel 1581. La chiesa ha un campanile quadrato con conci lapidei in stile romanico. L’ orologio e’ del XVI secolo realizzato da una bottega di artigiani di Arezzo. La facciata ad edicola a due piani. Lo stile architettonico e’ quello toscano, della scuola di Iacopo Barozzi da Vignola (1507- 1573) mentre gli interventi successivi sono di Pietro Fontana. L’ interno e’  a tre navate divise da colonne di travertino. L’arco trionfale divide la navata dall’abside. Al centro dell’ arcata lo stemma della famiglia Cesi.
L’ altare maggiore e’ della meta’ del XVIII secolo, gia nella chiesa di San Giuseppe. Del XIV secolo il Crocifisso di scuola umbra, collocato in occasione del Giubileo del 2000 già nella chiesa di san Giovanni in Budes; prezioso il coro il legno di noce. Vediamo ora le cappelle laterali, otto in tutto. La cappella Cesia, oltre ad essere il sepolcreto dei Cesi, e’ dedicata al SS. Crocifisso. Sopra l’altare tela della seconda meta’ del XVI raffigurante il Crocifisso con la Madonna, il Battista e la Maddalena; di fianco il ritratto della Duchessa Isabella Liviani Cesi.  Segue la cappella del Rosario con una tela del XVII-XVIII con i misteri nei medaglioni del pittore N. Parmense del 1711. A sinistra cappella di San Nicolo’. Il dipinto e del pittore ternano Barna (XVII- XVIII)con lo stemma della famiglia Spada in stucco. La seconda cappella de’ dedicata ai Santi Pietro e Paolo con tela del XVII. Nella cappella c’e il fonte battesimale in pietra del XVI secolo. Fu di iuspatronato della famiglia Granori e nel XVIII della famiglia Paradisi di Terni. La terza cappella e della Assunzione con la bella tela del Domenichini del XVI secolo raffigurante l’Adorazione dei pastori. Il dipinto, precedentemente era collocato nella cappella Sensini. Qui e’ la lapide di Fulvio Pontani da Spoleto morto nel 1622.
La cappella di San Carlo Borromeo del XVIII nella tela e’ raffigurata San Carlo Borromeo, San Filippo Neri, Madonna col Bambino. Il dipinto fu fatto realizzare dal priore della chiesa Cristoforo Rossi 1711. Questa e’ una delle tante attrattive che durante le manifestazioni del  “rinascimento”  si potranno ammirare,  visitare o per gli appassionati,  assistere a concerti di musica classica.
Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.