Ferentillo, la carica dei mille alla cena di chiusura Rocche Raccontano

FERENTILLO – Chiusura alla grande delle festività organizzate dalla Proloco di Ferentillo e dal Comune in occasione della kermesse de le “Rocche Raccontano che ha visto il  paese della Valnerina essere al centro di importanti  iniziative volte alla rievocazione storica ma soprattutto alla aggregazione sociale tra i giovani e gli “anta”.

“Tanto successo della XXVIII Edizione lo  si deve soprattutto ai tantissimi volontari che hanno reso vivo il paese in questa estate afosa e bizzarra – spiega il presidente della Pro Loco Alessandro Barbonari – i giovani oltre a partecipare ai quadri viventi hanno collaborato a tutto ciò che si presentava alla realizzazione di ogni appuntamento in programma. La nostra associazione vive di volontariato e se non ci fosse tante iniziative non si potrebbero fare. Per premiare questa forza ferentillese, abbiamo voluto quest’ anno tutti insieme organizzare una cena lungo il corso del paese occupando da largo Miselli a via della Vittoria fino a via Emilia e le immagini si commentano da sole”.

Infatti la serata del 2 settembre e stata memorabile per questo paese: più di mille persone a tavola tra grandi e piccini si sono ritrovati in una sorta di fratellanza, tra risate, commenti a bracci e poi balli e musica fino all’ alba. Il centro chiuso al traffico, mai stato così colorato e vivo un evento sociale. Certamente anche questo certifica il successo clamoroso e per certi versi  inaspettato di questa edizione XXVIII  esaltata da una partecipazione massiccia. Già con la Notte bianca si era registrato il tutto esaurito per poi concludersi con la partecipazione ai quadri viventi. E i mille e più della serata di ieri dimostrano che Ferentillo ha un’anima forte e indistruttibile basata su volontariato, aggregazione, amicizia, solidarietà.

Le fotografie sono state tratte dalla pagina Facebook della Pro Loco di Ferentillo

Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.