Festival del Medioevo: livello altissimo e con conferenze sempre sold out 

GUBBIO Cinque giorni di studio e approfondimento, 150 storici, oltre 300 persone presenti in media ogni giorno nella tensostruttura allestita in piazzale Frondizi a Gubbio e un tema ricco di fascino quale quello del Mediterraneo come mare della storia. Questi i numeri di un’edizione complessa del Festival del Medioevo.
“Una scelta che ci ha indubbiamente premiato – commenta il sindaco Filippo Stirati – e che ha confermato, peraltro in un anno complesso, la piena sintonia tra il progetto dell’ideatore del Festival Federico Fioravanti e la sua concreta realizzazione nella nostra città”. Confermato anche il successo della formula della manifestazione, in un perfetto equilibrio tra alta specializzazione e capacità divulgativa. “Il Festival del Medioevo – prosegue il sindaco di Gubbio – alla sua sesta edizione ha raggiunto ormai la piena maturità, come sottolineato anche nel suo prezioso intervento dal professor Cardini. Il tema trattato quest’anno ha portato al Festival relazioni di altissimo livello, per le quali siamo davvero grati alle relatrici e ai relatori e all’organizzatore Fioravanti. Il Festival del Medioevo 2020 è stato il concreto inveramento di un progetto per il quale è servita la convinzione profonda della nostra amministrazione. Abbiamo fortemente voluto un’edizione in presenza, che si è rivelata, nonostante le condizioni meteorologiche non troppo buone, davvero un successo, con un pubblico numerosissimo e sempre molto attento a tutte le precauzioni anti Covid che abbiamo adottato. A tal proposito non possiamo che ringraziare davvero tutti i sostenitori del Festival, a partire dagli sponsor fino ai cittadini che ci hanno sostenuto con la loro presenza e il loro aiuto concreto”. 
Anche la scelta dell’allestimento della struttura in piazzale Frondizi si è rivelata strategica: “La progettazione e realizzazione della tensostruttura nella quale si sono tenute le conferenze, a cura dei nostri uffici, è stata anch’essa un successo. Siamo stati in grado di proporre un Festival in presenza e in tutta sicurezza, grazie alla grande mobilitazione dell’Ufficio cultura e di altri organi comunali, a conferma del fatto che, con una chiara visione delle priorità, tutti gli apparati lavorano poi nella giusta direzione. L’ingente sforzo finanziario e organizzativo del comune di Gubbio – chiude Stirati – ha fatto sì che, anche in un anno così complesso, il Festival del Medioevo abbia rappresentato per la città di Gubbio una grande opportunità promozionale e una preziosa occasione di crescita sul piano socio culturale”.

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