“Hortus Trasimeni: coltiviamo la solidarietà” firmato il primo patto di collaborazione

CASTIGLIONE DEL LAGO – Hortus Trasimeni”, nel cuore del centro storico di Castiglione del Lago, è il primo bene comune  della città che sostanzia il Patto di collaborazione tra l’amministrazione comunale e l’associazione Laboratorio del cittadino

Il progetto Hortus Trasimeni ha mosso i primi passi quattro anni fa, con la concessione in comodato d’uso gratuito di questo spazio all’aperto presso l’ex Asilo Reattelli. L’idea che sta alla base è quella di realizzare una struttura che unisca la coltivazione biologica di ortaggi ed erbe aromatiche con il coinvolgimento della cittadinanza sulle tematiche ambientali, la conoscenza e il consumo dei prodotti della terra. 

L’associazione Laboratorio del cittadino da anni si occupa di sostenibilità ambientale e inclusione sociale, proponendo iniziative volte al benessere e alla qualità della vita delle persone vulnerabili che passano anche attraverso appunto la cura di un orto-giardino.

“La funzione principale del giardino – spiegano i contraenti del patto – è quello di mantenere il legame con elementi viventi. Hortus Trasimeni vuol essere l’opportunità per una riconquista individuale di tutti, minori e adulti, per ritrovare il gusto e le capacità di vivere con gli altri in uno spazio pubblico. Creare, gustare, condividere come nuove forme di libertà e di autonomia.  Ma Hortus Trasimeni è anche un laboratorio permanente di sperimentazione agronomica. Grazie al collegamento con il 3A – Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria, i volontari del Laboratorio del cittadino sono diventati coltivatori custodi per la conservazione della biodiversità agraria delle varietà locali nel bioterritorio del Trasimeno, applicando tecniche dettate dalla tradizione rurale locale, in un rapporto strettissimo e di dipendenza reciproca, tra chi effettua la conservazione ex situ (banche del germoplasma) e chi effettua la conservazione in situ (coltivatori custodi)”.

La sottoscrizione del patto è avvenuta fra il dirigente dell’Area governo del territorio Mauro Marinelli e la presidente del Laboratorio del cittadino Aps Mariella Morbidelli.

Alla cerimonia hanno preso parte il sindaco Matteo Burico, la presidente della Commissione Beni comuni Rosella Paradisi, Anna Maria Baldoni della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia, Stefania De Fazio, dirigente della Direzione didattica Rasetti e Livia Polegri del Parco tecnologico agroalimentare dell’Umbria.

“Quello di oggi è un passo importante – ha dichiarato il sindaco Burico – poiché si prende in mano un bene comune per curarlo e soprattutto farlo vivere. Le opere delle amministrazioni pubbliche da sole non sono sufficienti se poi i beni non vengono percepiti come propri”.

 

 

Redazione Vivo Umbria: