Il disastro ambientale della Terra dei Fuochi nel libro "Terra Mala" di Stefano Schirato

PERUGIA – Nell’ambito della manifestazione Fotografia & Editoria,
Officine Creative Italiane presenta “Terra Mala”, libro di Stefano Schirato. La presentazione si svolgerà sabato 29 febbraio alle ore 18 alla biblioteca comunale San Matteo degli Armeni alla presenza dell’autore. Introducono e moderano Claudia Ioan e Massimiliano Tuveri.
Il libro Terra Mala, edito da Crowdbooks, segue la complessa realtà detta Terra dei Fuochi, un’area in Campania tra le province di Caserta e Napoli, la zona più inquinata della regione a causa dei milioni di tonnellate di rifiuti tossici smaltiti illegalmente in questo territorio per oltre trent’anni.
Si tratta del più grande disastro ambientale in Italia, che ha avuto e ha a tutt’oggi ripercussioni sul suolo, sui prodotti agricoli, sull’allevamento e sulle falde acquifere.
L’ultimo Rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità (datato Gennaio 2016) fornisce una stima dell’effetto che tale dinamica criminale ha avuto sulla popolazione: nella zona della Terra dei Fuochi, l’incidenza di tumori negli uomini è superiore dell’11% e nelle donne del 9%, rispetto alla media nazionale.
Stefano Schirato ha raccolto le testimonianze di quei cittadini che si battono perché l’avvelenamento della Terra dei Fuochi non sia dimenticato.
Terra Mala oscilla costantemente tra due filoni, inestricabili. Da una parte, la terra tormentata da un inquinamento visibile e invisibile, sotterraneo e maligno che spesso si configura come una condanna a morte.
Dall’altra, le esperienze private di chi quella terra abita e caparbiamente sceglie di non abbandonare. Bambini che muoiono a pochi mesi di vita. Madri inconsolabili ma coraggiose che lottano per avere giustizia. Persone malate che reagiscono ogni giorno per sopravvivere. Adolescenti che hanno perso i propri genitori e reclamano un futuro migliore.
Tutte queste persone sono unite dallo stesso destino e da un attaccamento così profondo alla propria terra e alle proprie origini che se viene chiesto loro perché non si trasferiscano altrove, spesso la risposta è: “E dove dovremmo andare?”.
Stefano Schirato nasce a Bologna nel 1974, dove si laurea in Scienze Politiche.
Lavora come fotografo freelance con un attento interesse sui temi sociali da più di 15 anni.
Collabora con diverse riviste, associazioni e Ong quali Emergency, Caritas Internationalis, Icmc, con le quali ha partecipato a progetti sui diritti umani, crisi dei rifugiati e immigrazione clandestina.
Il suo lavoro è stato pubblicato dal New York TimesCNNNewsweek JapanVanity FairAl JazeeraLe FigaroGeo InternationalBurnmagazineNational Geographic.
Ha diversi progetti in corso in Europa dell’Est e in Africa sulla crisi dei rifugiati e negli ultimi 4 anni ha portato avanti un progetto sull’inquinamento e la corruzione nel sud Italia.
Il suo ultimo lavoro sulla crisi dei rifugiati lungo la rotta balcanica “One Way Only” è stato esposto nella Camera dei deputati a Roma dalla presidente Laura Boldrini.

Dal 2014 è docente di fotogiornalismo a Pescara, città in cui vive, per la scuola Mood Photography, di cui è socio fondatore.

L’evento si inserisce nella stagione 2019-2020 di Fotografia & Editoria, manifestazione di Officine Creative Italiane con riconoscimento Fiaf.
Ingresso libero.
Redazione Vivo Umbria: