Il Festival Federico Cesi e l’importanza di fare e dare cultura

Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo intervento a firma di Elisa Taddei e le sue considerazioni e riflessioni, anche personali, sulla XVI edizione del Festival Federico Cesi organizzato dall’associazione Fabrica Harmonica di cui lei fa parte. Le sue appassionate parole ci aiutano a comprendere, infatti, quanto sia importante la cultura per la nostra esistenza e per quella che siamo soliti chiamare “qualità della vita”. Forse non comprendendo pienamente i valori che effettivamente ci potrebbero aiutare a raggiungerla. Nella foto di gruppo in copertina, a nostro avviso, c’è più di un indizio. 

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Eccoci qui a riscrivere del Festival Federico Cesi

di Elisa Taddei

Anche quest’anno si è svolta dall’11 agosto al 3 settembre nei borghi di Trevi, Spello e Acquasparta la XVI edizione del Festival Federico Cesi organizzato dall’associazione Fabrica Harmonica di cui sono membro. Il Festival è patrocinato dalla diocesi Orvieto – Todi che ci dà una mano a pubblicizzare l’evento nella persona di don Alessandro Fortunati che è un grande sostenitore delle nostre iniziative e per questo lo ringraziamo.

Come ogni anno mi sento sempre più coinvolta e motivata perché ritengo che il nostro Festival sia un importante veicolo della cultura musicale non solo italiana ma anche straniera. Infatti nel nostro cartellone si sono avvicendati musicisti di tutto il mondo, rinomati sia a livello nazionale che internazionale. Avendo frequentato il liceo linguistico ho potuto dare sfoggio delle mie competenze linguistiche e musicali.

Ritengo la musica sia uno strumento molto importante per colmare i vuoti che la disabilità ci crea.

Ogni anno andando e partecipando attivamente al Festival, scopro l’utilità dello stesso perché gli amici dello staff mi coinvolgono attivamente nel progetto. Noi vogliamo sempre sperimentare nuovi orizzonti e portare l’ascoltatore alla conoscenza sempre più profonda di ogni genere musicale dandogli la possibilità di immergersi nello stesso: starà poi a lui scegliere il genere preferito, senza condizionamenti, offrendogli una varietà di appuntamenti musicali.

A noi piace andare sempre alla scoperta di nuovi repertori, non solo quelli che il pubblico maggiormente conosce.

Al nostro Festival si avvicendano delle importanti personalità come Pierluigi Camicia, famosissimo pianista, solo per citarne alcuni.

Anche quest’anno si è svolto il concorso Mario D’Agosto ormai scomparso, al quale io ero molto legata perché eseguiva i pezzi che più amavo. Era specializzato nelle sonorità della chitarra barocca. Ricordiamo questo personaggio perché ha dato molto lustro al nostro Festival con le sue dolci melodie.

Il nostro Festival quest’anno fa conoscere anche il cinema perché noi cerchiamo di far appassionare il pubblico in ogni ambito culturale.

Trevi è diventata la nostra sede ufficiale ma auspico che non solo lì si svolgano concerti e che le amministrazioni comunali riescano a capire l’importanza e il valore del nostro Festival e che ci diano l’opportunità di farlo anche a Montecastrilli e Sangemini.

Io vorrei continuare a frequentare questa fantastica compagnia per tutta la vita perché stando con loro ogni anno scopro esperienze nuove che mi fanno sentire stimolata, motivata e viva come non succede con altre persone.

Spero che altri disabili come me riescano a coltivare i propri interessi e che si sentano stimolati e motivati come mi sento io, infatti ringrazio il Signore che tutti gli anni mi dà la salute e la possibilità di partecipare attivamente.

Un ringraziamento particolare va alla mia amica Annalisa Pellegrini e a Stefano Palamidessi che mi fanno sentire sempre più viva e partecipe al loro lavoro.

Il giorno 27 agosto il gruppo Umbria Cantant ha concluso questa bellissima edizione; un ringraziamento particolare a tutti i coristi che ci hanno deliziato con un concerto di Mozart “Spetzen Messe” nella stupenda chiesa di San Francesco di Trevi.

Un ringraziamento sentito va all’assessore alla cultura di Trevi, signora Isabella Burganti che ci ha permesso di organizzare il Festival fornendoci splendide location.

Un ringraziamento speciale al sindaco Giovanni Montani e all’assessore alla cultura Guido Morichetti di Acquasparta che come sempre ci permettono di svolgere concerti a Palazzo Cesi.

Concludo dando a tutti un arrivederci all’edizione 2024.

Redazione Vivo Umbria: