Il “giallo” del tomografo a risonanza magnetica dell’ospedale di Foligno danneggiato ancora prima di entrare in funzione

FOLIGNO – Non è un bel momento per la sanità nazionale, tantomeno per quella locale. La notizia di oggi, in attesa di quelle quotidiane sul Covid, riguarda l’ospedale di Foligno e in particolare un’apparecchiatura assai importante e molto costosa: il tomografo a risonanza magnetica, apparecchiatura essenziale per una corretta e tempestiva diagnosi soprattutto se riferita ai tumori o comunque a patologie importanti. I consiglieri regionali Stefano Pastorelli e Valerio Mancini (Lega) hanno annunciato  un’interrogazione alla Giunta regionale per avere chiarezza rispetto ad un “nuovo tomografo a risonanza magnetica presente nella struttura ospedaliera di Foligno, acquistato tramite regolare gara d’appalto nel 2018 e installato il 3 agosto 2020 ma danneggiato ancor prima di entrare funzione“.

A parte i due anni che sono trascorsi dall’appalto all’ipotetico e mancato utilizzo, la cosa non è irrilevante anche perché i due consiglieri aggiungo: “Dalle notizie raccolte sembra che a seguito di un’improvvisa assenza di alimentazione elettrica il macchinario abbia subito un danneggiamento, con conseguente espulsione in sicurezza del gas elio e decadenza del magnete, elemento centrale dell’apparecchio. Un macchinario simile a questo – spiegano Pastorelli e Mancini – installato in precedenza negli stessi ambulatori, risulta dotato di gruppo di continuità e di allarme acustico che però nel nuovo pare non ci fossero. Vogliamo pertanto capire se questa dotazione era compresa nella gara oppure doveva essere inserita dall’ingegneria tecnica dell’Ospedale di Foligno in seguito alla installazio”.

Pastorelli e Mancini sottolineano che “il capogruppo della Lega in Consiglio comunale a Foligno, Riccardo Polli, ha presentato un’interrogazione per chiedere alla USL Umbria 2 chiarimenti nel merito, ma la risposta è stata del tutto insoddisfacente. Per questo stiamo lavorando a un’ulteriore interrogazione che presenteremo durante una delle prossime sedute dell’Assemblea legislativa affinché vengano date risposte chiare ed esaustive. Chiederemo all’assessore Luca Coletto di fare luce sulla vicenda, poiché sono tanti gli interrogativi che devono essere risolti. Bisogna capire le motivazioni per le quali un apparecchio nuovo abbia subito danni di tale portata, dimezzando di fatto la capacità del reparto per questa tipologia di diagnostica. Quel tomografo a risonanza magnetica è indispensabile all’interno del nosocomio folignate – concludono Pastorelli e Mancini – pertanto è necessario che si faccia chiarezza su eventuali danni, responsabilità, sia tecniche che procedurali, ed è anche opportuno che si provveda quanto prima a riattivarlo, a beneficio del territorio e della sanità pubblica”.

Redazione Vivo Umbria: