Il Red Zone Club in versione virtuale tra instant web radio e novità in arrivo

Il protrarsi delle ristrettezze dovute all’emergenza da Covid-19 ferma gli eventi ma non può frenare la creatività e così, tra le diverse soluzioni trovate da più realtà umbre, troviamo anche la neonata instant web Radio Red Zone, una sorta di virtual club che ha già raggiunto il milione di contatti in tutto il mondo.
Collegandosi si potranno ascoltare mix degli storici dj dello storico club perugino, nonché guest star, rarità mai ascoltate prima, approfondimenti monotematici su artisti, ascolto di album che come sottolinea Ricky L, che segue lo svilupparsi del progetto mettendo a disposizione il suo archivio personale di rarities esperienziali insieme al tecnico Andrea Maffei, serve a “contrastare la frenesia del click digitale che ha stravolto il rapporto con la musica nell’era del web”. La radio trasmette 24 ore su 24 e si può ascoltare anche via smartphone grazie alla nuova applicazione gratuita che verrà lanciata a giorni, la Red Zone App, che consentirà di connettersi e rimanere costantemente aggiornati sulle molteplici attività del Red Zone Club. Questo il programma di oggi:

Una bella novità per gli appassionati è stata caricata sulla pagina Facebook ufficiale del Red, dove, in questo periodo, è possibile anche assistere a diverse iniziative, come le interviste ai personaggi della notte di Master Enjoy e quelle con i dj internazionali curate da Maurizio Clemente (che hanno raggiunto i 2 milioni e mezzo di visualizzazioni), è la  versione virtuale Red Zone Virtual 3D, ovvero una versione originale e futuristica del tanto apprezzato dancefloor che periodicamente mette in gioco i resident dj  della disco di Casa del Diavolo.

Con questo progetto gli amanti del mondo del clubbing e a clienti e seguaci del Red Zone sparsi in tutta Europa possono così partecipare comodamente dal proprio salotto ad un’esperienza virtuale nel live club.

Un format visuale e sonoro che permette innanzitutto di tenere viva la passione per la buona musica e soprattutto mantenere viva la fidelizzazione e il coinvolgimento attivo degli utenti nelle iniziative del club costrette ad essere unicamente digitali e virtuali. Inoltre permette di far conoscere gli ambienti, lo stile, la linea artistica e le tendenze proposte dallo staff Red Zone. In maniera semplice e al passo con i tempi, visto che ora è questo l’unico strumento possibile ma che guarda al futuro perché anche potentissimo strumento di promozione e pubbliche relazioni.
Il club è stato ricostruito nel modo più fedele possibile in tutto il suo essere, inserendo all’interno anche delle reali performance artistiche con un dj che suona per un’ora davanti alla consolle virtuale, con la realizzazione di contenuti visuali creati e sincronizzati sul dj set e inseriti su schermi virtuali. Non mancano le performance di animazione futuristica attraverso avatar 3D, con la modellazione 3D a cura di Paolo D’Orazi (tecnico video di Agorà srl). Il progetto è stato sviluppato da Stefano “Flash” Ranalli, responsabile tecnico del settore video dell’azienda Agora srl, una delle aziende leader al mondo nella progettazione e realizzazione di contributi visuali e regie di grandi eventi (per quelli musicali anche Eurovision sound contest Tel Aviv, i tour dei principali artisti italiani, i più grandi festival live italiani ed europei come Firenze rock e Collisioni festival, oltre a collaborazioni con dj italiani e internazionali). Un ritorno alle origini per Ranalli visto che la sua professionalità parte proprio dal mondo del clubbing e in particolare risalgono al 1998 quando il “Main Man” Gianluca Calderozzi al Red Zone gli affidò la realizzazione di uno schermo in multivisione di 40 mt di base. “A quei tempi – racconta Ranalli – non esistevano ancora schermi a led e video proiettori ma si sincronizzavano dei proiettori con sistemi computerizzati molto sofisticati per realizzare le così dette multivisioni”.  

Il progetto Red Zone Virtual Club 2020 si compone inoltre delle grafiche dei flyers retrò di Vincenzo Viceversa collaboratore creativo sin dalle prime serate alla fine degli anni Ottanta, e, con la collaborazione dell’Associazione St.Art, è in programma anche il progetto della mostra Red Zone Exhibition che proporrà ai fruitori in una unica sede il materiale promozionale, scenico e audiovisivo del Red Zone.

In tutto questo Calderozzi continua a progettare, supervisionare, promuovere il tutto. Insieme al dj Marco Cucchia c’è in serbo per l’estate una serie di nuove invenzioni per l’intrattenimento all’insegna della musica e, ovviamente, in tutta sicurezza.
 
 

Redazione Vivo Umbria: