In via dei Priori una "giungla" di vinili vintage per i giorni di Umbria Jazz

PERUGIA –  Nella giungla di un mercato sempre più esigente dove si muovono a proprio agio gli “animali” del suono raffinato e ricercato. Questa “giungla” si trasferisce per i giorni di Umbria Jazz da Roma a Perugia portandosi migliaia di vinili vintage, più cd e novità per catturare l’attenzione di un vasto pubblico che nel corso del tempo ha cambiato pelle: non sono solo i papà con i capelli grigi a dare la caccia alle chicche, ma sempre più spesso anche i loro figli. Si va dai dieci euro ai 1.400 per un “pezzo raro” di Hank Mobley, nel 1954 primo sax dei Jazz Messenger di Art Blakey, poi ancora rarità di Ornette Coleman e Chet Baker, quindi il primo King Crimson “In The Court Of The Crimson King” autografato in occasione del primo concerto in America. Sono solo alcune delle “mirabilia” che si possono scovare tra i quattromila vinili su un totale di ventimila che da Roma sono stati trasferiti a Perugia nel temporary store di via dei Priori 13 “Welcome To The Jungle Record Store” in occasione di Umbria Jazz (opening domani, ore 18,30). Come spiega Maurizio Baiata, direttore artistico di “To The Jungle…”, “il vinile, così come il cd, non tramonteranno mai definitivamente ed è sempre più usuale vedere nel nostro negozio padri e figli immergersi tra gli scaffali per compiere la “scelta giusta” del vinile da acquistare”. C’è stato il periodo che va dagli anni Ottanta al termine dei Novanta che le grandi major discografiche sfornavano album solo su sopporto digitale, un lungo elenco di dischi che ora vengono regolarmente riproposti in vinile, tanto e tale è l’interesse che si è risvegliato attorno ai “long playing”. Dopo che la musica ascoltata si è fatta liquida, completamente “volatilizzata” e smaterializzata di qualsiasi supporto, ora che passa a velocità impensabile attraverso i gangli della rete, il piacere tattile e l’ascolto “caldo” dell’analogico, è stato ampiamente rivalutato, anche grazie alla passione applicata e mai del tutto tramontata degli appassionati audiofili. Un processo intergenerazionale – sottolinea Baiata – che ha lentamente coinvolto prima gli adulti, poi i ragazzi. Senza contare il fascino e i colori strabilianti delle cover (le copertine) che spesso hanno raggiunto i livelli di vere e proprie opere d’arte. “In occasione di Umbria Jazz – conclude Baiata – abbiamo pensato che fosse il caso di valorizzare le nuove collezioni vintage che abbiamo acquistato in tutto il mondo, collezioni caratterizzate da un grande numero di album jazz”.
Altro temporary shop aperto nei giorni di svolgimento di Umbria Jazz, dal 12 al 21 luglio, è quello in via Maestà delle Volte, di Re.Leg.Art., onlus di diversamente abili impegnati da anni (34 dalla nascita) nella realizzazione di prodotti della lavorazione della pelle. In questo senso molto apprezzate sono le borse e le lampade sempre in pelle di alta qualità e conciate al naturale. Il negozio rimarrà aperto dalle ore 11 alle 23.

Claudio Bianconi: Arte, cultura, ma soprattutto musica sono tra i miei argomenti preferiti. Ho frequentato il Dams (Scienze e Tecnologie delle Arti, dello Spettacolo e del Cinema). Tra i miei altri interessi figurano filosofia; psicologia archetipica; antropologia ed etnologia; fotografia-video; grafica, fumetti, architettura; viaggi.