Inaugurata la decima edizione della Scuola di Paleoantropologia

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PERUGIA – Inaugurata il 17 febbraio nell’ Aula Magna di Palazzo Murena, sede del Rettorato, la decima edizione della Scuola di Paleoantropologia dell’Università degli Studi di Perugia, che sarà focalizzata quest’anno su un tema di grande attualità alla luce dei fenomeni migratori di questa epoca: “Tre volte Africa: il continente delle nostre Origini” è infatti il titolo dell’edizione del decennale, durante la quale saranno approfondite le tre grandi transizioni evolutive che hanno caratterizzato l’ Homo sapiens.

 

A presenziare la sessione inaugurale Maurizio Oliviero, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Perugia, Stefania Stefanelli, Delegato Internazionalizzazione e cooperazione internazionale, Roberto Rettori, Delegato Orientamento, tutorato e divulgazione scientifica e, in collegamento video, Pietro Bartolo, Deputato del Parlamento Europeo, Vicepresidente Delegazione all’Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE. A coordinare gli interventi di Marco Cherin, Direttore della Scuola.

“Non sono qui per proporvi un contributo scientifico in ambito paleoantropologico – ha esordito il Magnifico Rettore, Maurizio Oliviero –. Oltre a ringraziare tutti coloro che hanno contribuito ad organizzare il programma della decima edizione della Scuola, che è il più importante corso sull’Evoluzione Umana a livello nazionale, infatti, un programma davvero ricco in sessioni di alto profilo formativo e in affascinanti eventi divulgativi aperti alla cittadinanza, in questo mio saluto desidero condividere con voi alcune considerazioni legate alla mia sensibilità, insieme di Rettore e di giurista. In primo luogo, voglio sottolineare come questa iniziativa evidenzi che ci sono, ancora, ricercatrici e ricercatori che hanno deciso di accettare la sfida a rimanere nel nostro Paese, per lavorare qui con dignità ed entusiasmo, nonostante gli ostacoli e le difficoltà del nostro sistema universitario. Inoltre, proprio prendendo spunto da questa Scuola, che guarda alle origini dell’homo sapiens, non può che nascere un nuovo interesse a ragionare, ad esempio, secondo una nuova prospettiva alle origini del diritto, ovvero alle regole che l’uomo si è dato creando la societas, lo spazio della vita collettiva ordinata: è giunto il momento, insomma, di iniziare a riflettere sulle origini dell’uomo con una modalità multidisciplinare, perché questo straordinario tesoro inesplorato che sono i passaggi dell’evoluzione umana – ha concluso il Rettore Oliviero -, richiedono di essere illuminati grazie a tutte le altre discipline cui ognuno di noi è depositario”.

Il delegato all’Internazionalizzazione e Cooperazione internazionale Stefania Stefanelli ha quindi sottolineato la rilevanza e la quantità di attività internazionali della Scuola: “Oltre alle lezioni, infatti, questa iniziativa comprende anche una sessione sul campo, che si svolge ogni anno in agosto-settembre negli straordinari siti paleoantropologici della Tanzania settentrionale. Grazie alla Scuola, inoltre, ci è stato consentito, negli anni, di allacciare ottimi rapporti con le Autorità tanzaniane e con le locali popolazioni, consolidando così gli scambi culturali, scientifici e sociali. In particolare, a partire dal 2013, l’Università di Perugia ha stipulato un Memorandum of Understanding con la University of Dar es Salaam, il principale ateneo del paese. Le attività di formazione e ricerca in Tanzania sono oggi raggruppate nel programma THOR (Tanzania Human Origins Research), nel quale l’Università di Perugia guida un team composto da ricercatori delle Università di Pisa, Sapienza di Roma, Firenze e Dar es Salaam.

Il progetto rappresenta la prima esperienza italiana in queste località straordinarie – ha concluso la Professoressa Stefanelli -, e gode del riconoscimento istituzionale e del supporto finanziario del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, nonché del sostegno dell’Ambasciata d’Italia in Tanzania”.

Segnato da una profonda emozione l’esordio di Roberto Rettori, Delegato all’Orientamento, tutorato e divulgazione scientifica e uno dei fondatori, dieci anni fa, della Scuola. “Siamo giunti alla decima edizione e quest’anno, proprio in concomitanza con un simile anniversario, ci apriamo per la prima volta alla città di Perugia, al territorio, con eventi, incontri, concerti aperti a tutti – ha rilevato il Prof. Rettori -, ovviamente mantenendo un alto profilo scientifico, con docenti provenienti da tutta Italia ed ospiti stranieri. Moltissimi sono i partecipanti, circa novanta, per affrontare un tema di grande interesse e attualità, inutile sottolinearlo, quello delle migrazioni di homo sapiens dall’Africa verso l’Europa”.

In collegamento video, infine, l’onorevole Piero Bartolo, cui è stato affidato l’inedito compito di riflettere sull’evoluzione umana – l’homo sapiens è partito dall’Africa e si è diffuso negli altri continenti – partendo dal nostro presente, ovvero dal fenomeno migratorio contemporaneo, che Bartolo ha vissuto quale medico in servizio a Lampedusa ed ora segue in un diverso ruolo da Bruxelles.

La Scuola, organizzata dal Dipartimento di Fisica e Geologia e dalla Galleria di Storia Naturale del Centro d’Ateneo per i Musei Scientifici, terrà le sue attività sino al 22 febbraio 2020.

Accanto alla suddivisione in Primo Livello (formazione di base) e Secondo Livello (specialistico), in occasione del decimo anniversario il Comitato Organizzatore ha introdotto molte novità. Prima tra tutte, un concorso di illustrazione e fotografia dedicato al tema dell’anno: Tre volte Africa: il continente delle nostre origini. Al vincitore sarà offerta la possibilità di partecipare gratuitamente all’edizione della Scuola di Paleantropologia del 2021.

Fra gli eventi collaterali previsti ci sono inoltre concerti, mostre, conferenze pubbliche, incontri, APERTI A TUTTI, per quella che sarà una settimana di approfondimento sulle nostre origini che coinvolgerà tutta la città. Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito fino a esaurimento posti.

Fra gli altri appuntamenti:

Mercoledì 19 febbraio 2020, ore 19, Sala dei Notari, “Il primate pensieroso”: Mario Tozzi, geologo, divulgatore scientifico e saggista, intervista Ian Tattersall, curatore della Divisione di Antropologia dell’American Museum of Natura History di New York e fondatore della Hall of Human Biology and evolution.

Giovedì 20 febbraio 2020, ore 21, Sala dei Notari, “Uhuru Republic”, live concert;

Sabato 22 febbraio 2020, ore 9, Galleria di Storia Naturale dell’Università degli Studi di Perugia – Manifattura ex Tabacchi, Casalina (Deruta), cerimonia di chiusura della decima edizione della Scuola di Paleoantropologia.

Come ogni anno, inoltre, i partecipanti alla Scuola di Paleoantropologia avranno la possibilità di essere selezionati per partecipare alle attività di ricerca estive nei siti paleoantropologici di Olduvai e Laetoli, tra i più importanti al mondo.

Il comitato organizzatore della Scuola di Paleoantropologia di Perugia è composto da Marco Cherin, Roberto Rettori (Dipartimento di Fisica e Geologia, Università di Perugia), Angelo Barili, Sergio Gentili (Galleria di Storia Naturale, CAMS, Università di Perugia), con la collaborazione di Beatrice Azzarà, Alessandro Mancini (Università di Perugia), Giulia Margaritelli (IRPI-CNR), Costantino Buzi (Sapienza Università di Roma), Mirko Lombardi (Brescia).

 Ospite d’onore della Scuola sarà Ian Tattersall. Antropologo di fama mondiale, curatore della Divisione di Antropologia dell’American Museum of Natural History di New York, dove ha fondato la Hall of Human Biology and Evolution. Cresciuto in Africa Orientale, ha studiato Archeologia e Antropologia presso l’Università di Cambridge, poi Geologia e Paleontologia dei Vertebrati presso l’Università di Yale, dove ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1971. Il suo volume Becoming Human: Evolution and Human Uniqueness ha vinto il prestigioso premio W.W. Howells dell’American Anthropologican Association. Molti suoi libri sono stati tradotti in italiano, tra cui il recentissimo I signori del pianeta: La ricerca delle origini dell’uomo (Codice Edizioni, 2019)

La conferenza di chiusura verrà tenuta da Fidelis T. Masao, che tornerà a Perugia a dieci anni dalla sua prima presenza alla Scuola di Paleoantropologia. Membro del Comitato Scientifico della Scuola e co-organizzatore delle attività di ricerca italo-tanzaniane in Tanzania, Masao è uno dei principali archeologi preistorici africani. Dirige numerosi progetti di ricerca internazionali nella Gola di Olduvai da più di trent’anni, collaborando con specialisti provenienti da tutto il mondo. Autore di scoperte paleontologiche e archeologiche sensazionali e instancabile docente di Archeologia presso la University of Dar es Salaam, nel 2014 ha scoperto con il suo team le nuove impronte di Australopithecus afarensis a Laetoli, che ha studiato assieme al gruppo della Scuola di Paleoantropologia.

Redazione Vivo Umbria: