La devozione di San Pellegrino alla Madonna di Montesanto

NORCIA – Luoghi magici della verde Umbria che rivivono attraverso le storie popolari. Tradizioni legate alla fede che accomunano tutti e tramandate alle giovani generazioni. Ma andiamo con ordine. Siamo attorno al 1300 afosa estate agostana…mentre era intenta a pascolare il suo gregge, che dava sostentamento a lei e alla sua famiglia, la fanciulla,  all’improvviso vide tra i rami della grande quercia risplendere la Sacra immagine della Vergine Maria.

Da allora fu edificato una primissima cappella detta  Madonna di Montesanto, e successivamente, dopo otto anni, (1308),  un primo romitorio gestito dai francescani clareni. Da questo singolare evento, che desto’ nel corso dei secoli tanta  devozione e curiosità, interesse da parte della popolazione del comprensorio nursino, oggi ancora si ripete quell’ evento con una serie di iniziative religiose.

Ogni anno quindi  processione in notturna con fiaccolata la sera della vigilia di Ferragosto da Montesanto alla chiesa di San Pellegrino. Il giorno di Ferragosto Santa Messa a San Pellegrino a seguire processione. Ormai e una scadenza di calendario. Venire in queste alture del territorio ricco di testimonianze e tradizioni, strugge e addolcisce l’animo come la preghiera. In questi luoghi si sente respirare ancora quell’anelito di vita ormai segnato dal tempo. Mai nessuno potrà cancellare, neanche il terremoto, il ricordo di affetti segnato dallo scorrere della vita semplice e laboriosa di queste genti che  ricordano  e raccontano ai più giovani i detti e le memorie tramandate da generazioni come la “pastorella che vide la Madonna sulla quercia”. Ed ecco quindi che tutto contribuisce alla scoperta di luoghi nascosti, piccole realtà chiuse tra i monti, intervallate da colline dove sempre scorre un  ruscello di acqua pura, fresca e limpida.
Carlo Favetti: Nato a Ferentillo, ho pubblicato saggi d'arte, volumi di storia e libri di poesie. Ho collaborato con il Corriere dell'Umbria dal 1998 al 2010 e poi con il Il Giornale dell'Umbria. Nel 1993 ho fondato l'associazione culturale Alberico I Cybo Malaspina.