La ludopatia spiegata ai giovani con i nuovi media

Quando si parla di dipendenza e giovani si pensa subito alla droga che viene demonizzata, giustamente, in video e campagne fatte per evitare che ci si possa avvicinare o che peggio se ne faccia uso, ma solitamente non si pensa subito ad un altro tipo di dipendenza la cui sensibilizzazione nei media giovani è molto più sottile e complessa: la ludopatia. Nessuno si immaginerebbe che a sensibilizzare i ragazzi su questi temi contribuiscano occultamente anche i nuovi media (videogiochi, anime, serie tv). La domanda che sorge spontanea è come fanno mezzi nati per intrattenimento ad adempiere a uno scopo tanto nobile; lo fanno in modo molto sottile. Il gioco d’azzardo viene presentato così com’è nella realtà, in maniera attraente, seducente e invitante, ma con un lato oscuro e malato che emerge con lo scorrere della narrazione.

Casinò Night Zone

Un primo esempio lo si può trovare nel videogioco Sonic the Hedgehog 2 del 1992. La Casinò Night Zone è un meraviglioso mondo cittadino pieno di luci, flipper e slot machine, uno scenario molto divertente e con una musica soft e rilassante, che nasconde però una spiacevole sorpresa.

una delle slot machine di Casinò Night Zone

Seguendo la logica dei primi episodi della serie, i livelli artificiali che hanno la mano dell’uomo vengono associati al Dr. Robotnik (Dr. Eggman) nascondendo al loro interno trappole mortali. Se infatti si possono vincere jackpot da favola su una slot machine si possono allo stesso tempo perdere tutti i ring (gli anelli accumulati durante il livello) se solo si fa un tris della faccia del perfido scienziato.

Al casinò del diavolo (scontro con la roulette)
Al casinò del diavolo (scontro con le fiches)

Nel più recente Cuphead, uscito nel 2017, il gioco muove l’intera trama omaggiando l’animazione vecchio stile. I due fratelli Cuphead e Mugman si ritrovano per la durata della storia a dover recuperare i contratti delle anime di particolarissimi debitori dopo aver perso una scommessa al casinò del diavolo contro il padrone di casa (in italiano Satanasso Pigliatutto). Anche in questo caso avviene la medesima operazione, scenari e nemici affascinanti provenienti dalla suggestiva animazione della grande depressione, personaggi che fanno tornare bambini e un debito col diavolo.

la scommessa col diavolo in ‘Cuphead’

Nella intro viene spiegato infatti come i due fratelli tazza avessero già vinto, ma decisero comunque per ottenere di più (l’intero caveau del casinò infernale) di prendere parte ad una scommessa che si sarebbe rivelata palesemente truccata.

una delle partite d’azzardo della Hyakkaou

L’illusione della vittoria vista da chi soffre di ludopatia, che pensa di poter vincere sempre di più, di più e ancora di più.  Altro lavoro in questo senso viene dalla terra del Sol levante con l’anime, trasposizione dell’omonimo manga, Kakegurui. Episodi e personaggi affascinanti, un piccolo capolavoro (per il nostro articolo dedicato clicca qui). Un’atmosfera quella dell’accademia privata Hyakkaou elegante e veramente invitante, in cui il gioco d’azzardo la fa da padrone, ma allo stesso tempo studenti completamenti fuori di testa, che accettano anche il rischio più elevato pur di vincere.

una delle partite d’azzardo della Hyakkaou

Nell’accademia Hyakkaou ruota tutto intorno al gioco d’azzardo, arrivando addirittura a degradare ad animali domestici (cani i maschi, gatte le ragazze) chi non può pagare il proprio debito di gioco. Personaggi azzardopatici, egocentrici, egoisti, un mondo malato dietro lo specchio. Questi sono solo alcuni degli esempi che si possono portare su questo tema.

Un mondo apparentemente attraente e seducente che però nasconde un lato oscuro, la dipendenza e l’oscurità. Che cosa trovò Alice quando ruppe lo specchio?

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.