La lunetta con l’affresco di Piermatteo d’Amelia “in copia” al Parco le Grazie di Terni fa ancora sognare

TERNI– Parliamo di un luogo fantastico e misterioso? Nella città di San Valentino c è l’ imbarazzo della scelta, con i suoi monumenti, palazzi storici, angoli caratteristici, piazze, giardini…ma soprattutto parchi. Ed è il caso dell’area verde detta “Parco Le Grazie“. Un area dove si può tranquillamente passeggiare, correre in santa pace e distrarsi sopratutto evadere dal tran tran e dal traffico sempre più caotico del centro città. Si potrebbe parlare a lungo di questo luogo, caro ai bambini e agli adulti, agli animali che possono correre liberi, e ai giovani innamorati; ma la chicca esclusiva e’ data dal centro edilizio conventuale situato sulla collinetta, accerchiato dal verde bosco di querce, abeti e alberi dalle molteplici specie e rarità: qui è la fonte miracolosa del Pan Perduto.
Il turista attento non può che solcare la porta della chiesa conventuale se ha possibilità di accedervi (ce ne siamo già occupati della descrizione del luogo sacro, dei suoi numerosi altari beneficati da famiglie illustri ternane. Qui hanno lavorato insigni maestri della pittura Umbra come Niccolò Alunno, Giovanni di Pietro detto lo Spagna e il Perugino).
In molti si accontentano di ammirare il portale di accesso e la stupenda lunetta con il suo dipinto, che, purtroppo è soltanto una copia. Si tratta dell’affresco, una tempera riproducente la Madonna col Bambino con i Santi Bernardino da Siena alla sinistra e San Francesco a destra. Il dipinto originale, ora alla pinacoteca, è attribuito a Piermatteo d’Amelia. Il portale tutto in pietra, che fa da cornice all’ opera, ha un architrave sorretto da mensole sagomate, con monogramma e la data 1482.
La lunetta con l’ affresco di Piermatteo d’Amelia “in copia” al Parco le Grazie di Terni fa ancora sognareLa Madonna mostra il Bambino Gesù nudo nudo sotto lo sguardo vigile dei due Santi che hanno onorato il territorio con la loro presenza. Si narra che San Bernardino abbia celebrato addirittura la Santa Messa nell area dove sorge la chiesa è il complesso di Santa Maria dell’Oro, mentre San Francesco, sembrerebbe che abbia predicato,  a suo tempo, su una roccia, ossia un antico rocchio di colonna romana oggi conservato nell’ area antistante la chiesa di San Cristoforo. Quindi chi ama le passeggiate all’ aria libera non può mancare una visita al Parco le Grazie, e se la fortuna lo assiste visitare la chiesa pregna di storia e arte, dove ancora regna il misticismo.

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