La riproduzione de “l’Adorazione dei Pastori” di Luca Signorelli torna a Città di Castello

CITTA’ DI CASTELLO – Dopo oltre due secoli potremo ammirare una riproduzione de “l’Adorazione dei Pastori” di Luca Signorelli realizzata nel 1496 torna a Città di Castello nella cappella della chiesa di San Francesco, nella sua posizione originale. Venduta dai frati agli inizi dell’Ottocento, nel 1882 fu acquistata dalla National Gallery di Londra dove è custodita.

LA RIPRODUZIONE

 

Su iniziativa dell’Associazione Chiese Storiche, la riproduzione è stata realizzata dalla Bottega Tifernate, dal maestro Stefano Lazzari e dal suo qualificato staff, in “pictografia” dipinta ad olio su tavola. Un lavoro certosino, di rigore storico e tecnica unica nel suo genere durato sei mesi che rientra nel percorso formativo della “bottega” fondata oltre trenta anni fa allo scopo di ricreare opere d’arte che permettano di vivere l’emozione dell’originale. L’uso di pigmenti molto simili a quelli originali e lo studio fatto direttamente sull’opera hanno permesso di riprodurne esattamente ogni dettaglio cromatico ed estetico.

L’OPERA

Il dipinto raffigura l’episodio narrato nel Vangelo di Luca in cui i pastori, dopo aver ricevuto l’annuncio dall’angelo del Signore, accorrono per adorare il piccolo Gesù appena nato. Fulcro della composizione è il piccolo Cristo bambino che giace a terra con il capo sorretto da un cuscino. Vasari cita questa tra le opere del pittore e sappiamo che a metà del Settecento era sulla cappella Tiberti, la seconda sulla destra, in San Francesco, mentre, molto probabilmente, in origine si trovava nella navata superiore, di fronte allo Sposalizio della Vergine di Raffaello.  L’Adorazione, firmata “LVCE . DE CORTONA”, è datata in base all’analisi stilistica al 1496. Siamo in anni di piena attività del pittore per Città di Castello, che poco prima aveva dipinto l’Adorazione dei Magi per Sant’Agostino (1493), la Natività Feriani (1494 ca.) per la stessa chiesa e poi   il Martirio di San Sebastiano in San Domenico (1498). Anni nei quali Signorelli dimostra di essere divenuto non solo il pittore di riferimento della famiglia Vitelli, per la quale realizza i ritratti di Niccolò e i figli, ma dell’intera nobilitas tifernate che sceglie di abbellire il proprio altare con le sue opere. Presso il British Museum è conservato un disegno a carboncino dei tre pastori sulla sinistra e un angelo, utilizzato da pittore per riportare su tavola il dipinto (Londra, British Museum, inv. 1895,0915.602 recto). Venduta dai frati agli inizi dell’Ottocento, nel 1882 l’Adorazione dei Pastori fu acquistata dalla National Gallery di Londra.

IL RICOLLOCAMENTO

“Ricollocare un’opera nella sua ubicazione di origine – dichiara il maestro Stefano Lazzari, nel corso dell’anteprima alla stampa, affiancato dalla sorella Francesca e dal padre Romolo con cui condivide la conduzione dell’azienda – non significa restituire l’originale: certamente, la pictografia, è la tecnica conosciuta più fedele che oggi si conosca per questo fine perché utilizza la tecnologia al servizio del lavoro dell’uomo. Solo attraverso lo studio, la ricerca e l’esperienza dei metodi antichi si può tentare di trasmettere allo spettatore una visione veritiera di un’opera non più visibile come nel caso dell’Adorazione dei Pastori, ormai fuori da Città di Castello da più di due secoli”. “La chiesa in questione è uno degli edifici che meglio rappresenta Città di Castello, in essa hanno lavorato decine di artisti che ne hanno fatto un luogo identitario per la nostra valle” – sottolinea, Paolo Bocci, Presidente dell’Associazione Chiese Storiche, costituita a giugno 2020, è nata per promuovere azioni per la custodia, la tutela e la valorizzazione di edifici di culto, al fine di trasmettere alla collettività ed in particolare alle nuove generazioni, il valore religioso, culturale e storico che questi luoghi rappresentano per la comunità tifernate e dell’intera valle. “La riproduzione dell’opera –conclude – è stata affidata ad una eccellenza della nostra zona: la Bottega Tifernate. Il progetto si è concluso positivamente grazie alla collaborazione di Diocesi di Città di Castello, Università delle Terza Età di Città di Castello, Olio Ranieri e L’Abbondanza.”

LA BOTTEGA TIFERNATE

Da oltre 30 anni la Bottega Tifernate è impegnata nella riproduzione di opere d’arte, certificate dal Ministero dei Beni Culturali; ha brevettato una particolare tecnica, la pictografia che consente di realizzare copie di antichi capolavori (affreschi, dipinti su legno e su tela) identiche all’originale, grazie anche al ricorso di pittura e finitura analoghe a quelle antiche. “Ricreare il pathos che si prova di fronte ad un’opera originale”, questa è la mission che ha guidato e guida fino ad ora la famiglia Lazzari, il padre Romolo e i figli Stefano e Francesca.

Redazione Vivo Umbria: