L’Accademia Fulginia di Lettere Scienze e Arti di Foligno compie 260 anni: il bello della divulgazione per passione

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FOLIGNO – Compie 260 anni ma è più vitale che mai, forte della sua mission di baluardo della cultura. E’ l’Accademia Fulginia di Lettere Scienze e Arti di Foligno, prestigiosa istituzione conosciuta ed apprezzata ben oltre i confini umbri grazie ad una consistente produzione editoriale frutto delle ricerche e degli studi dei suoi accademici, conservata nelle più importanti biblioteche italiane ed internazionali.
Uno sforzo corale che si concretizza all’insegna della passione per la cultura, la storia, l’archeologia: potrebbe essere sintetizzata così l’attività che l’Accademia Fulginia realizza attraverso iniziative, eventi e pubblicazioni utili a dare impulso all’approfondimento del patrimonio culturale e degli uomini e delle donne che ne sono stati i principali artefici. Fondata a Foligno il 23 agosto 1759 dal marchese Giustiniano Vitelleschi con l’intento di “illustrare le patrie memorie e la pubblicazione di opere di scrittori folignati dei secoli precedenti”, ha svolto il proprio ruolo fino al 1865 a fasi alterne, finché nel 1961 è stata ricostituita come associazione culturale privata con l’antica insegna e il motto “Fulginia perpetuo fulgeas”. Un patrimonio intellettuale così non poteva essere disperso e cadere nell’oblìo, tanto che da allora è stata una crescita continua, con risultati che hanno arricchito non poco il bagaglio culturale della città in prima battuta e dell’intera regione poi, con inevitabili implicazioni nel panorama italiano.

Chi sono gli Accademici

A guidare oggi l’Accademia Fulginia di Lettere Scienze e Arti è il professor Fabio Bettoni, una vera celebrità nel mondo culturale del nostro Paese: “Quando istituzione nacque – ci dice – era una delle pochissime iniziative culturali di tipo accademico che si muovevano nello Stato Pontificio con l’intento di valorizzare prevalentemente la cultura archeologica ed antiquaria, intendendo con questo termine non un riferimento al mercato antiquariale. Il punto nodale della sua storia era ed è approfondire le origini storiche della città e gli sviluppi culturali di questo ambito, anche se oggi l’Accademia espande il proprio interesse anche all’esterno dei confini comunali”. La dimostrazione tangibile di una mole incredibile di lavoro svolto negli anni, è proprio la sua consistente produzione editoriale con il “Bollettino Storico” quale alfiere: “Raggiungiamo in questo 2019 il 38° volume del Bollettino, un termine antico che per la verità appare riduttivo rispetto alla portata degli impegni di ricerca e dei risultati pubblicati – sottolinea il professor Fabio Bettoni – i volumi pubblicati in questi ultimi anni hanno mediamente tra le 600 e le 800 pagine con argomenti di carattere storico e letterario prevalentemente umbri ma non solo. E poi ci sono i supplementi, ovvero volumi che si affiancano ai Bollettini: siamo in procinto di varare il diciassettesimo”.

Un elemento di particolare valore è che l’Accademia, in un ragionamento di ampliamento della valorizzazione del sapere, ha voluto porsi in stretto rapporto con le altre realtà che operano a Foligno, quali l’ArcheoClub, l’associazione Amici Abbazia di Sassovivo, l’Associazione Capodacqua, il Centro “Federico Frezzi”, le Comunanze agrarie di Cancelli, di Capodacqua e di Sant’Eraclio, l’Officina della Memoria – Laboratorio multimediale di ricerca, la Pro Foligno, la Pro loco “Valle del Menotre”,  l’associazione astronomica Antares, l’Associazione italiana insegnanti di geografia, nella consapevolezza che si può concorrere insieme all’affermazione della conoscenza. E tra fine estate e l’autunno sono già in cantiere una serie di eventi che consentiranno di parlare di cultura e culture, miti e personaggi. Folignati ma non solo.

 

Riccardo Regi: Direttore di Vivo Umbria, Perugino, laureato in Lettere, giornalista professionista dal 1990, vice direttore dei Corrieri Umbria, Arezzo, Siena, Viterbo, Rieti per 18 anni.