L’arte racconta il rapporto Uomo-Natura in “Last Flowers” di Lucia Simone

PERUGIA – Nasce a Perugia, studia a Roma e torna in città per mostrare i suoi lavori con la mostra “Last Flowers”, visitabile fino all’ 8 ottobre nella sala dell’ ex Chiesa Santa Maria della Misericordia a Perugia (Via Oberdan).

 

Lucia Simone, classe 1986, vive e lavora a Roma. Dopo il percorso di studi all’Accademia di Belle Arti di Roma in Pittura e Arti e Discipline dello Spettacolo, Lucia vanta oggi i riconoscimenti di numerosi premi, tra cui una residenza d’artista in occasione del Premio Internazionale FIG di Bilbao. L’artista ha esposto in diversi musei, dal  Macro La Pelanda di Roma all’ Austrian Museum of Folk Life and Folk Art di Vienna e in luoghi di prestigio come Palazzo Montecitorio e Palazzo Vecchio.

 

Dalla fine del 2021, con una personale dal titolo “Signal Lost” curata da Chiara Canali, comincia a esporre i suoi lavori in esclusiva alla IAGA Contemporary Art (Romania). Nel febbraio 2023, i suoi lavori sono stati esposti presso la Galleria Gallerati di Roma in una mostra personale dal titolo Mad World curata da Saveria Colosimo: selezionata come finalista per il premio Luigi Candiani, ha esposto come finalista al Premio Arte Laguna presso l’Arsenale di Venezia e uno dei suoi lavori è stato selezionato per una pubblicità progresso con esposizione su maxi schermo a New York, Los Angeles e Amsterdam, quest’ultimo presente anche nella mostra a Perugia, descritta dalla curatrice con queste parole:

 

 

 

 

“Nodo tematico di “Last Flowers”, da cui deriva il titolo della mostra, è la relazione sempre più difficile e distorta fra essere umano e natura. Un rapporto non più ideologico ma reale che si rispecchia nella società in crisi dai suoi valori e dal proprio concetto di ‘progresso’. È una delle problematiche più attuali dell’arte di oggi che si evolve sincronicamente al contesto sociale, alla storia e alla cultura; ciò implica l’importanza di un dialogo costante fra due entità in simbiosi: l’uomo e la natura, interdipendenti e coesistenti fra loro. Una dialettica finora disattesa che apre a uno scenario di conflitti ambientali e socio-culturali.” (Saveria Colosimo, curatrice della mostra)

 

Grazie alla fusione di tecniche ad olio e digitali, l’artista indaga il rapporto tra la Natura e l’Uomo come soggetto finito ma in continua evoluzione. Un rapporto che è sempre più attuale, la cui indagine si rivela fondamentale nell’epoca del cambiamenti climatico e di un futuro sempre più incerto che, attraverso le opere, viene raccontato dalla personale prospettiva di Lucia Simone e dai suoi esperimenti artistici. Una prospettiva che non si ferma al tema ambientale ma che abbraccia anche il tema dell’ identità di genere e il concetto di ‘fluidità’, in cui l’essere umano diventa soggetto prima di tutto di sé stesso e delle sensazioni che prova nel suo corpo per poi consegnarsi ad una realtà non sempre pronta ad accoglierlo.

 

 

 

 

Le opere, realizzate con la combinazione di tecniche pittoriche e di post produzione digitale, offrono allo spettatore un nuovo modo di indagare la natura, consegnandogli una visione intimistica e delicata, unica nel suo genere. Alla ricerca personale si è unito il tema dell’ambiente, che ha dato la possibilità a Lucia di esporre oltreoceano e non solo.

 

La mostra è visitabile, con ingresso gratuito, da sabato 23 settembre – inaugurazione alle ore 18 – fino a sabato 8 ottobre 2023, dal martedì alla domenica, dalle ore 16 alle ore 19.30 (oppure su appuntamento).

Federica Mastroforti: Perugina con un’anima nomade grazie alla quale scopro storie e provo a raccontarle. Comunicatrice del Terzo Settore, appassionata di fotografia e aspirante giornalista pubblicista.