L'avventura scritta e disegnata da Roberto Paci Dalò nella Galleria nazionale dell'Umbria

PERUGIA – Venerdì 18 ottobre, alle ore 17,30, alla Galleria nazionale dell’Umbra si svolgerà la presentazione di “Ombre” di Roberto Paci Dalò, un libro d’artista dedicato alla collezione della Galleria Nazionale dell’Umbria
“Ombre”, il primo libro d’artista ispirato al prezioso patrimonio custodito nella Galleria nazionale dell’Umbria, firmato dal poliedrico artista visivo, musicista e regista Roberto Paci Dalò, vede la luce per le edizioni Quodlibet.
“Ombre” riproduce in anastatica il taccuino originale dell’autore, realizzato con materiali poveri (carta, inchiostro, matita, acquerello) nel corso di alcuni mesi di esplorazione tra le opere di Duccio, Piero, Perugino, Pinturicchio e tanti altri.
Il libro è un’avventura scritta e disegnata viaggiando nel dettaglio per attraversare lo spazio e i tempi della Galleria e della sua collezione unica in Italia; una narrazione che talvolta si intreccia alla vita della città, facendo comparire così persone come Aldo Capitini e Gerardo Dottori.
Il progetto è nato nella scia delle celebrazioni per il centenario della Galleria (1918-2018): “Un museo che nasce in tempo di guerra – dichiara Paci Dalò, riminese classe 1962 – è già un’azione eclatante di grande valore simbolico; da solo questo elemento è già materiale scatenante per una narrazione. Qui poi ho scoperto che un tempo abitava anche Aldo Capitini, ed è stato lui a farmi pensare a un modo “francescano” di affrontare un moloch come è questa collezione…”. “Ripensando alla lezione di Daniel Arasse, ho deciso di concentrarmi su dettagli, figure in miniatura e marginali, cartigli. Materiali che talvolta passano inosservati”.
Alla presentazione presso la Sala Didattica del 3° piano, oltre all’autore, prenderà parte anche Cristina Galassi, professore associato di Storia della Critica d’Arte e direttore del Cams (Centro di Ateneo Musei Scientifici) dell’Università degli Studi di Perugia, la quale presenterà una parte dei “quaderni di viaggio” di Giovanni Battista Cavalcaselle (1819-1897). I suoi taccuini, oltre a rivestire un ruolo importantissimo per la moderna storia dell’arte, possono essere considerati di fatto precursori dei libri d’arte: il celebre storico e critico d’arte fu incaricato, all’indomani dell’Unità d’Italia, di redigere un censimento sistematico di tutte le opere d’arte di proprietà ecclesiastica statizzate in Umbria e nelle aldo capitini, grande valore simbolico, narrazione, taccuino originale, quodlibet, ombr, roberMarche, molte delle quali poi confluite nella Pinacoteca civica a Perugia, divenuta statale, appunto, nel 1917.
Come d’abitudine Cavalcaselle nel visitare chiese, pinacoteche pubbliche e private, palazzi e conventi, riportava in schizzi opere d’arte all’epoca inedite, cogliendo le caratteristiche di ogni autore e aggiungendo personali memoranda. “Poverissimo, percorse spesso a piedi quasi tutta l’Europa, Musei, Gallerie pubbliche e private, Chiese, analizzando dipinti stranieri (fiamminghi, olandesi, spagnoli, francesi e tedeschi) e italiani dal secolo XIII al pieno Cinquecento”.
Il parallelismo tra Cavalcaselle e Paci Dalò, moderno interprete di un itinerario culturale tracciato a matita su un taccuino da viaggio come ai tempi del Grand Tour, costituisce quindi il filo rosso che collega gli interventi della giornata.
La presentazione si concluderà con la visita ad alcune opere del percorso espositivo della Galleria nazionale dell’Umbria che hanno ispirato la personale lettura dell’artista eccezionalmente introdotte dal direttore del Museo Marco Pierini.

Redazione Vivo Umbria: