L’Umbria Meridionale: “Le Terre dei Borghi Verdi”, 17 comuni insieme per l’offerta slow post pandemia

AMELIA – Presentato ufficialmente ieri al Rio Grande di Amelia il progetto “Le Terre dei Borghi verdi” dell’Umbria Meridionale che mette insieme per la prima volta 17 Comuni della Provincia di Terni, in nome del turismo lento, esperienziale, naturalistico, archeologico e della valorizzazione dell’Umbria del sud come territorio omogeneo e straricco di potenzialità turistiche, culturali e, di conseguenza, economiche. Cammini, sentieri, biking, laghi, Cascate, fiumi, borghi, città, santuari, templi, abbazie e chiese, siti archeologici, montagne, antiche vie e buon cibo.
Dopo il progetto in itinere, più centrato sui siti museali, ovvero “La Valle incantata” che vede in rete 8 Comuni del Ternano, anche il progetto dei Borghi Verdi contiene una rivoluzione culturale che va oltre i campanili e attua finalmente quel concetto di area vasta di cui si è parlato per anni. Anche questo progetto è stato finanziato per circa 240mila euro dalla Regione, a seguito di apposito bando.
“Le Terre dei Borghi verdi” è lo sviluppo di una intuizione coraggiosa che un primo nucleo di questi Comuni presentò alla Borsa del turismo di Rimini nel 2019 quando ci presentammo con uno stand autonomo e provocatorio dal nome “Umbria meridionale”. Quell’iniziativa aprì un varco che oggi dà i suoi primi frutti.
 Il progetto complessivo prevede una parte condivisa e 5 sottoprogetti dei Comuni raccolti in gruppi (il sottoprogetto di Terni si chiama “Terni porta dell’Umbria Meridionale, hub del turismo outdoor”) che vanno a comporre segmenti coerenti di un programma più vasto in grado di promuovere con narrazioni, video, progressive app, sistema social, eventi e la partecipazione alla prossima Borsa di Rimini un prodotto vincente per l’attrattività turistica e la conoscenza dell’Umbria meridionale.
“Partiamo dal Rio Grande che è un simbolo della bellezza paesaggistica dell’Umbria da scoprire e valorizzare per la rinascita e il rilancio del turismo umbro e nazionale”, ha detto il sindaco di Amelia, Laura Pernazza. L’assessore regionale Paola Urbani in collegamento da Perugia ha rivolto un plauso al progetto “che – ha sottolineato – punta a recuperare il tempo perduto a causa della pandemia e a interpretare quei processi di cambiamento che essa ha accelerato. Per questo c’è oggi più che mai bisogno di una comunicazione strategica che sia in grado di promuovere l’Umbria nella sua integrità e su questo la Regione sta facendo la sua parte”. Anche il vice sindaco di Terni, Andrea Giuli, ha parlato di scommessa vincente. “Una scommessa – ha ricordato – avviata già diversi anni fa e che oggi, grazie a questo progetto che mette insieme 17 comuni, prosegue e raccoglie il testimone per fare una vera rivoluzione”. “Le Terre dei Borghi Verdi” potrà coniugare natura, benessere e salute.  Giulio Rapetti Mogol, testimonial del progetto e presente al Rio Grande, ha annunciato la prossima realizzazione di un centro di ricerca sulla salute alla Tenuta dei Ciclamini. “Studierà – ha detto – grazie ad un gruppo di medici, il funzionamento del sistema immunitario e le sue correlazioni con i problemi legati alla salute. Se il nostro sistema di difesa funziona, noi non ci ammaliano. Farlo in Umbria – ha poi spiegato – è la scelta ottimale perché solo qui si può costruire il connubio natura-salute. L’Umbria è il giardino d’Europa”.
Piergiorgio Oliveti, segretario generale di Cittaslow ha infine sottolineato l’importanza di un turismo lento, “che non vuol dire fermo – ha spiegato – ma invece in grado di interpretare nuove esigenze e necessità del turista ma anche dell’uomo di oggi”.
Redazione Vivo Umbria: