L’Umbria riunita attorno al concerto degli Zen Circus con “l’Umbria che Spacca”

TERNI – “Ci aspettiamo un grande concerto” esordisce così Aimone Romizi, direttore de l’Umbria che Spacca e presidente dell’associazione organizzatrice, Roghers Staff a proposito della prima data ternana della manifestazione, presentata questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Spada.

Dieci le band – molte delle quali umbre – che si alterneranno sui due palchi sabato tre settembre a partire dalle 18 fino a tarda notte, in un lungo evento gratuito. Oggi è stato reso noto anche l’ultimo nome: svegliaginevra, headliner del garden stage mentre, come già annunciato da tempo, sul palco dell’Anfiteatro Fausto ci saranno gli Zen Circus, una delle realtà più apprezzate del panorama musicale italiano. “L’Umbria che Spacca nasce con l’idea di essere rappresentativa del contesto culturale e musicale” e la volontà di portarla anche a Terni c’era fin dall’inizio: “ci abbiamo messo nove anni e siamo felicissimi” prosegue Romizi.

 

 

In rappresentanza della Regione Umbria c’è stata Antonella Tiranti, della Direzione Turismo che ha sottolineato come l’UCS a Terni sia “un passo in più verso la costruzione del brand Umbria. Il fatto che gli eventi più importanti da Umbria Jazz a Umbria Libri e adesso l’Umbria che Spacca si diffondano su tutto il territorio ha un forte valore. L’Umbria che Spacca si rivolge al target giovanile che è quello su cui l’Umbria deve cominciare a puntare seriamente, perché l’Umbria deve guardare al futuro”. Il 2022 per l’Umbria è stato un anno particolarmente florido dal punto di vista turistico: nella nostra regione, rispetto al 2019 si è registrato un incremento di oltre il 10 per cento del flusso. “La logica è quella di una identità unica territoriale, legata a valori come la sostenibilità, la natura, la cultura e gli eventi di qualità che sono elementi strategici”.

L’avvocato Pietro Pegoraro, della Fondazione Carit, che sostiene l’evento, ha ribadito la vicinanza della Fondazione alla manifestazione e l’impegno a privilegiare i giovani. A seguire, l’intervento dell’assessore agli eventi del Comune di Terni, Stefano Fatale. “Per noi questo è un inizio, per la Città gli eventi sono motore di attrazione turistica e ci auguriamo che l’Umbria che Spacca, che questa volta durerà un giorno, possa diventare un evento pensato e costruito per più giorni come già avviene a Perugia”. E ha ricordato come l’Umbria che Spacca a Terni aprirà un importante mese di eventi tra cui anche Umbria Jazz. Entusiasta anche l’assessore alla Cultura, Maurizio Cecconelli: “C’è una totale comunione d’intenti con l’Umbria che Spacca nel creare un grande contenitore giovanile. L’UCS è un grande luogo di aggregazione dove la musica è uno strumento. Questa sarà l’edizione zero, un esperimento, a cui se la comunità risponderà a dovere, potrà avere l’importanza che ha a Perugia”. Cecconelli ha anche annunciato che l’Amministrazione è in procinto di creare un festival musicale in collaborazione con le Politiche Giovanili, che darà l’opportunità di esibirsi alle band del territorio.

 

 

In conclusione, l’intervento di Andrea Leonardi, in rappresentanza del Baravai e coordinatore degli eventi per la cooperativa Le Macchine Celibi. “Da quando è partito il progetto del Baravai nel 2020, quello che abbiamo cercato di fare è stato cercare le giuste sinergie per portare l’Anfiteatro a un livello di eccellenza per quanto riguarda gli eventi musicali e teatrali. Quello con l’Umbria che Spacca è un passaggio fondamentale che ci ha portato all’organizzazione di questa prima data, da cui ripartiremo per cercare di espanderci”.

In chiusura, Romizi ha sottolineato come gli sponsor della manifestazione, abbiano scelto di investire anche su Terni “questo significa che l’Umbria è una e laddove si muove la cultura, si muovono insieme anche i loro sostenitori”.

L’edizione ternana de l’Umbria che spacca nasce grazie alla collaborazione tra l’associazione Roghers Staff (organizzatrice del festival USC) e Baravai (rassegna di concerti, stand up comedy e spettacoli, organizzata dalla Cooperativa “Le Macchine Celibi” all’anfiteatro ternano), con il contributo di Regione Umbria e Comune di Terni, con il sostegno della Fondazione Carit Cassa di risparmio di Terni e di Narni. Sponsor: Coop Centro Italia, Mastri Birrai Umbri.

Stamattina, nel cortile del Comune, gli organizzatori accanto al Thyrus, simbolo della Città di Terni, avevano posizionato le iniziali della manifestazione. Un invito all’unità e a considerare l’Umbria nella sua interezza culturale.

Sara Costanzi: Metà Italia, metà Svezia, vivo di cultura. Ho una laurea in teatro contemporaneo. Animalista e amante della natura, mi appassionano le storie, la storia, la musica, l’arte, il cinema e il teatro.