L’Unione degli Studenti Umbria in marcia per la pace e il disarmo

PERUGIA – L’Unione degli Studenti Umbria aderisce alla Marcia della Pace straordinaria di domenica 24 aprile. Dichiara Enea Spilla: “Da settimane viviamo immersi in una narrazione interventista, carica d’odio, che emargina chi cerca di analizzare lucidamente la situazione e si espone per dire che pace non vuol dire intervenire militarmente ma favorire il dialogo e la cooperazione internazionale. Chi non si schiera e ricerca la complessità viene additato come filo-putiniano: un’operazione per screditare qualunque voce fuori dal coro”.

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“L’obiettivo della NATO del 2% del PIL in  spesa militare è da sempre stato ignorato dalla maggioranza dei paesi e oggi si trova nella tragedia il pretesto per raggiungerlo – prosegue Nicola Cardinali di Link coordinamento universitario Perugia – . In questo momento, sull’onda della propaganda interventista si cerca di far accettare la costruzione di una base militare nel Parco di San Rossore con soldi tratti dal PNRR: fondi che dovevano servire per risollevare il Paese dalla pandemia. L’obiettivo è chiaro: far finire risorse per la cultura e il benessere nelle casse dell’industria bellica. Pretendiamo uno stop a questa folle corsa al riarmo e l’inizio di un periodo di disinvestimento dal settore degli armamenti”.

Conclude Spilla: “Non possiamo accettare passi indietro come quello fatto nel Documento di Economia e Finanza del Governo, che continua l’opera di decenni di tagli all’istruzione per fornire più fondi alla guerra. Chiedere lo stop alla corsa alle armi vuol dire anche chiedere un futuro per tutti noi; sanità di qualità, istruzione gratuita, accesso alla cultura, lotta alla povertà e alla disoccupazione, transizione ecologica: queste le nostre priorità. Pretendiamo che i fondi recuperati dal definanziamento del settore militare vengano reinvestiti in sanità, nella transizione ecologica, per essere indipendenti economicamente dalla Russia, e sull’istruzione e la ricerca, per garantire il diritto allo studio di tutti e un futuro fuori dal precariato”.

Aderendo alla Marcia gli studenti hanno redatto un appello studentesco per la pace e il disarmo e la cooperazione internazionale “che mira – spiegano – a costruire un fronte studentesco ampio e coeso, per uscire dalla narrazione tossica che si sta costruendo nelle ultime settimane”. Eccolo:

Appello per la pace – Documenti Google

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